VALBRONA – “Vogliamo ricordare quanto amavi cantare, sorridere, essere al centro dell’attenzione ed essere coccolata. Ma soprattutto vogliamo dirti grazie, per aver condiviso con noi il tuo percorso. Tu parlavi con gli occhi. E poi vogliamo dire grazie alla tua mamma e al tuo papà che ci hanno insegnato che il sole non è solo sopra le nostre teste, ma anche intorno a noi”. Con queste toccanti parole le insegnanti della scuola materna di Valbrona hanno voluto dare l’ultimo saluto ad Anastasia Acquistapace, la bimba di soli sei anni scomparsa per un arresto cardiaco.
La piccola soffriva di una malattia rarissima, la neurofibromatosi di tipo uno, fin dalla nascita ma, nonostante i medici le avessero diagnosticato pochi giorni da vivere, lei ha saputo lottare e tenersi aggrappata alla vita fino a mercoledì notte, quando è improvvisamente deceduta.
Anastasia, nonostante i suoi problemi fisici, era una bimba come moltissime altre: amava andare a scuola, cantare, giocare…
In paese era una sorta di mascotte e tutti le volevano bene, tanto che nessuno è voluto mancare sabato pomeriggio nella parrocchiale di Valbrona per darle l’ultimo saluto e per stringersi attorno al dolore di mamma Cristina, papà Marco e del fratello gemello di Anastasia.
“Siamo tutti qui per accompagnare la piccola Anastasia nel suo ultimo viaggio – sono state le parole di don Virginio Resnati – Tutta la comunità l’ha sostenuta, amata e oggi le parole possono sembrare passeggere e tremolanti. Dobbiamo pensare che il Signore ora le ha donato la vita eterna e l’ha accolta in paradiso. Dobbiamo credere che Dio, anche nello strazio, non ci fa perdere l’eternità e già il suo nome, Anastasia, significa resurrezione. Come se il Signore avesse già scritto per lei un destino nella resurrezione”.
In chiesa, al termine della funzione, è stata cantata una ninna nanna, la preferita della piccola, ed è stata letta la lettera di una mamma, a nome di tutti i genitori della scuola frequentata da Anastasia. “Esiste un posto dove riposano i guerrieri. Tu ci hai fatto capire che la differenza aiuta a crescere. Esiste una famiglia forte, una bimba radiosa e solare ed esiste una mamma che ha dato l’impossibile per la propria figlia. Ora, Anastasia, veglia come un angelo sulla tua famiglia e su tutti i tuoi piccoli amici. Ciao Anastasia, piccola guerriera“.
Poi, all’esterno, i compagni della scuola materna hanno cantato, in segno di saluto all’amichetta scomparsa troppo prematuramente, una canzoncina che ha emozionato e commosso tutti i presenti.
Infine, il lunghissimo corteo ha raggiunto il cimitero del paese, dove la bimba riposerà in eterno.
