MERONE – Un ritrovamento davvero insolito quello fatto dagli operai che stavano lavorando, come ormai da qualche mese a questa parte, ai lavori di ristrutturazione del Cavo Diotti. Intorno alle 10, infatti, è stata avvistata, tra i sassi del fondo dove prima scorreva l’acqua in uscita del lago di Pusiano, un ordigno bellico e, più precisamente, una ogiva da mortaio della grandezza di circa 30 centimetri.
La bomba, probabilmente sganciata da qualche aereo, è risalente alla Seconda Guerra mondiale ma solo grazie ai lavori è tornata “a galla”.
Ad allertare il 112 il responsabile dei lavori, l’ingegner Daniele Giuffrè. A Merone sono quindi immediatamente giunti i Carabinieri della Stazione di Lurago d’Erba che hanno per prima cosa chiuso al passaggio l’intera area.
I lavori sono stati sospesi, almeno per l’area interessata al ritrovamento, fino a quando il nucleo artificieri dei Carabinieri di Milano non hanno fatto brillare la bomba, intorno alle 15. Un forte boato, ma fortunatamente la vicenda si è conclusa senza spiacevoli conseguenze.
La notizia della bomba, ritrovata nei pressi del Cavo Diotti, ha immediatamente fatto il giro del paese suscitando stupore e riportando nelle menti degli anziani il difficile periodo della Grande Guerra.
