Como

Tragedia in Svizzera, il cordoglio delle Guide Alpine italiane e lombarde

Caterina Franci 2 Maggio 2018

Como, Cronaca

Mario Castiglioni, Guida Alpina morta nella tragedia a Pigna d’Arolla

MILANO/COMO – Le Guide Alpine italiane e lombarde in lutto per la scomparsa di Mario Castiglioni, 59enne Guida Alpina e alpinista esperto scomparso nel tragico incidente in Svizzera, a Pigna d’Arolla, costato la vita in totale a sei persone. 

Nato a Como il 13 maggio 1959 Castiglioni era Guida alpina dal 1992: tra sabato e domenica, insieme ad altre 13 persone, si trovava a 3.270 metri di altezza lungo il percorso della Haute Route, itinerario scialpinistico molto frequentato che collega Chamonix a Zermatt. Il gruppo avrebbe dovuto raggiungere il rifugio Des Vignettes, ma una bufera ha bloccato la progressione. Gli scialpinisti sono rimasti in balia del maltempo per tutta la notte, a pochi minuti dal rifugio. Sei persone hanno perso la vita, tra cui Castiglioni, la moglie e un altro comasco, Andrea Grigioni, di Lurate Caccivio.

Un dramma che scuote nuovamente la comunità alpina, come ricordano in una nota Fabrizio Pina, presidente del Collegio Regionale Guide Alpine Lombardia, e Cesare Cesa Bianchi, presidente Collegio Nazionale Guide Alpine. Pubblichiamo il loro cordoglio:

“La comunità alpina è stata appena toccata da un nuovo dramma. Sabato pomeriggio, in circostanze ancora indeterminate, diversi gruppi di sci alpinisti, che avevano lasciato alle prime ore del mattino la “capanna del Dix”, sono rimasti bloccati da una tempesta nel settore del Pigne Arolla, lungo l’attraversata Haute Route da Chamonix a Zermatt, impossibilitati a raggiungere la loro destinazione. Domenica mattina, dopo il passaggio del maltempo e nonostante un vento fortissimo, i soccorritori vallesi hanno recuperato i 14 alpinisti interessati. Purtroppo rimpiangiamo diverse morti, tra cui quella del nostro collega Mario Castiglioni e di alcuni dei suoi clienti”.

“Mario Castiglioni era nato a Como il 13 maggio del 1959 ed era Guida alpina dal 1992, iscritta al Collegio regionale Guide alpine Lombardia. Era un alpinista di grande esperienza e vantava un lungo curriculum internazionale. Castiglioni aveva salito tre ottomila: il Manaslu, lo Shisha Pangma e il Cho Oyu, e delle Seven Summit il Denali, l’Aconcagua, l’Elbrus e il Kilimanjaro. Aveva scalato inoltre il Fitz Roy, il Cerro Torre, l’Aguja Guillaumet, El Capitan, Half Dome, l’Amadablam, l’Alpamayo e il Mont Kenya, per citare solo alcune delle vette da lui raggiunte. Esercitava la professione di Guida alpina a tempo pieno. Con la sua agenzia organizzava spedizioni e viaggi alpinistici in Italia e in tutto il mondo, spesso di alto livello, tanto che la sua clientela era frequentemente composta da alpinisti preparati, abituati ad andare in montagna, esperti a loro volta. La Haute Route Chamonix Zermatt era un itinerario ben noto a Castiglioni, una traversata classica che aveva percorso tante volte nella vita”.

“Oggi, di fronte a questa tragedia, tutti i nostri pensieri sono rivolti alle famiglie e ai parenti delle vittime; vogliamo mostrare loro il nostro pieno sostegno e solidarietà, e facciamo del nostro meglio per assisterli e per aiutare a chiarire le circostanze di questa tragedia. Desideriamo inoltre esprimere la nostra immensa gratitudine ai primi soccorritori del Vallese e della Svizzera per Air Glacier, Air Zermatt, Rega e Guide alpine svizzere”.