Erba

Strage di Erba: dopo 9 anni una nuova prova riaprirà il caso?

Lorenzo Colombo 9 Dicembre 2015

Attualità, Cronaca, Erba

OlindoRomano_RosaBazzi

 

ERBA – Sono passati 9 anni dalla strage di Erba, un fatto straziante e che cambiò, oltre alla vita di coloro toccate in prima persona dal dolore e dalla perdita dei propri cari, l’intera città. Olindo Romano e Rosa Bazzi sono all’ergastolo come colpevoli per la strage, avvenuta nella nella serata dell’11 dicembre 2006.  Proprio nei giorni scorsi però una notizia portata alla luce dalla difesa dei coniugi di Erba potrebbe riaprire il caso.

A rivelarlo è stato il mensile investigativo Crimen. Il particolare, di cui la difesa dei coniugi è venuta a conoscenza solo ora, in un provvedimento nuovo della Corte d’Assise, potrebbe essere una nuova prova potrebbe clamorosamente riaprire il caso della strage di Erba. 

Si tratta, in sostanza, di “formazioni pilifere” rinvenute sulla felpa della più giovane delle vittime della strage, il piccolo Youssef Marzouk. Di fatto quei

 capelli non furono mai analizzati.

“Il collegio difensivo della coppia, al fine di chiedere la revisione del processo, aveva chiesto di rianalizzare alcuni reperti alla Corte d’Assise di Como. Nel documento di rigetto, la Corte riporta tuttavia anche la risposta del professor Carlo Previderè, che fu consulente del pm: “Allo stesso modo dovranno essere considerate le analisi sulle formazioni pilifere repertate sulla felpa di Marzouk Y., reperti non analizzati nella sopra menzionata consulenza per il pm””, hanno riportato i quotidiani nazionali.

Stando a quanto riferisce Previderè quei reperti sono ancora analizzabili e potrebbero dare quindi un risvolto alla questione.

Non è infatti una novità che i Ris non trovarono alcuna traccia di Olindo e Rosa sul luogo dei fatti.

Forse, proprio quei capelli sul corpo di Youssef, potrebbero essere la firma dell’assassino.

Nel pomeriggio di oggi, 9 dicembre, anche la trasmissione Pomeriggio Cinque, condotta da Barbara D’Urso è tornata a parlare della strage con un collegamento dal cortile di via Diaz, dove avvenne, ormai 9 anni fa, la tragedia.