VALMARA – Vendevano abusivamente materiale sanitario al casello doganale di Valmara, ma le due donne di Limbiate sono state scoperte dai Carabinieri della Stazione di Lanzo di Intelvi che le hanno multate.
Un vero e proprio raggiro, quello ideato da A.P., 54 anni, e A.D., 44 anni, che vendevano ai passanti cerotti, bende e disinfettanti facendo credere agli ignari automobilisti di appartenere all’associazione benefica “First Aid”. In realtà era uno sporco modo per far soldi, prontamente smascherato dai Carabinieri della Stazione di Lanzo d’Intelvi che le hanno sorprese al casello doganale di Valmara nella giornata di giovedì.
A seguito di controlli è emerso che buona parte del materiale veniva acquistato tra i prodotti a basso costo sul libero commercio locale, per poi rivenderli a un prezzo nettamente superiore, giocando la carta della buona causa dell’offerta con gli ignari automobilisti di passaggio che regolarmente si fermavano credendo si trattasse di una verifica doganale. Al posto dei documenti, però, veniva proposto l’acquisto di un cofanetto di plastica contenente il materiale sanitario per il quale veniva richiesta l’ “offerta volontaria” di almeno 10 euro da destinarsi a opere di bene.
Ben 24 kit completi di materiale sanitario, che in parte è risultato anche scaduto, sono stati sequestrati dai militari mentre le due donne sono state contravvenzionate per esercizio abusivo di vendita sul suolo pubblico, mentre è ancora al vaglio la sussistenza di eventuali ipotesi di reato più grave.
Nel mirino del raggiro sono finiti molti automobilisti, provenienti dal comasco e dall’erbese e le Forze dell’ordine invitano chiunque venisse in contatto con persone che propongono acquisti di questo genere a non aderire, tenendo ben presente che si tratta di un raggiro e che le somme incassate non vanno assolutamente in favore di alcuna associazione benefica.
