Albese con Cassano, Orsenigo, Tavernerio

Rogge inquinate tra Albese e Tavernerio: indagini dell’Arpa

Lorenzo Colombo 29 Aprile 2014

Albese con Cassano, Cronaca, Orsenigo, Tavernerio

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ALBESE – Sversamenti di idrocarburi dalle rogge nel territorio di Tavernerio e che giungono sino ad Albese con Cassano.

A segnalare l’inquinamento nei corsi d’acqua è stato un cittadino che da qualche giorno, in prossimità della rotonda che immette sulla Como – Bergamo, aveva notato il riversamento in una roggia di sostanze inquinanti maleodoranti.

Così sabato l’Amministrazione è intervenuta: “Siamo intervenuti non appena un cittadino ci ha segnalato l’anomalo sversamento di sostanze sospette e maleodoranti proveniente da una tubazione che, da Tavernerio, immette l’acqua della zona a monte della Provinciale 342 in una roggia nel territorio del nostro Comune – spiega il primo cittadino Alberto Gaffuri, attraverso la propria pagina Facebook – Prima un sopralluogo sul posto mio e di Paolo Beretta, poi l’interessamento di Polizia locale, Arpa, Vigili del fuoco, Amministrazione provinciale e Protezione civile di Orsenigo, cui va il nostro sentito ringraziamento”.

L’Arpa ha fatto i dovuti prelievi, per controllare il tipo di contaminazione e nel frattempo, per arginare il fenomeno, sono stati posati alcuni “salsicciotti”.

“Non è accettabile che, ancora nel 2014, qualcuno si permetta di riversare in un corso d’acqua demaniale gli scarti delle sue lavorazioni”.

Della situazione è stata subito avvertita anche il primo cittadino di Tavernerio che ha attivato l’ufficio Tecnico.

“Il nostro ufficio Tecnico ha già fatto un sopralluogo a tutte le aziende che gravitano sulla zona in cui svasa il tubo per verificare chi fosse in effettiva attività – è la pronta risposta del sindaco Rossella Radice – Ringrazio tutti gli enti che ieri hanno collaborato al fine di tutelare quanto prima un eventuale danno ambientale. Fondamentale è stata sicuramente la recente convenzione che abbiamo con la protezione civile di Orsenigo con il cui piano attuativo sono state arginate al meglio eventuali diffusioni di idrocarburi”.

Ora quindi si attende la relazione del’Arpa che permetterà forse di capire cosa sia stato effettivamente versato nella roggia e poter così giungere ai o agli eventuali responsabili.

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