
MILANO – Undici arrestati, tra cui due noti trapper: Simba La Rue, alias Mohamed Lamine Saida, residente a Merone, e Baby Gang, alias Zaccaria Mouhib, di origini marocchine e cresciuto a Lecco, città che lo ha bandito nel 2021 con foglio di via della Questura.
I reati contestati sono quelli di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo. L’operazione ha avuto origine a seguito della violenta rissa che ha visto coinvolte più di dieci persone, con l’uso di armi da fuoco, la notte tra il 2 e il 3 luglio scorso in via Alessio di Tocqueville, luogo noto della movida milanese. In quella circostanza, il primo intervento della Polizia di Stato aveva consentito di sottoporre a fermo di indiziato di delitto due cittadini senegalesi coinvolti attivamente nella rissa e rimasti feriti da colpi d’arma da fuoco alle gambe.
La successiva ricostruzione dell’episodio nelle indagini della Compagnia dei Carabinieri “Duomo” e dalla Squadra Mobile, coordinate dalle due Procure, avrebbe accertato come l’accaduto sia legato a contrasti tra bande di strada e a relativi interessi economici.
Alla rissa, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero partecipato almeno 13 persone, di cui 11 appartenenti ad una fazione (tra i quali due minorenni) e due a un’altra. Un ruolo attivo nella rissa sarebbe stato svolto proprio da due noti trapper milanesi, facenti parte del gruppo più nutrito, orbitante intorno a una casa discografica.
La violenta rissa, inizialmente caratterizzata da ripetuti calci e pugni tra i partecipi, si è conclusa come una vera e propria esecuzione nei confronti dei due senegalesi, attinti alle gambe da colpi d’arma da fuoco e derubati del denaro ed atri effetti personali.
Negli scorsi mesi i Carabinieri avevano tratto in arresto 9 persone, quattro delle quali destinatarie del provvedimento odierno, protagoniste, spiegano gli inquirenti, di una spirale di aggressioni e ritorsioni tra le gang di “Simba La Rue” e “Baby Gang”, da un lato, e quella di “Baby Touchè”, dall’altro, per l’aspra conflittualità determinata dalle rivalità nella diffusione delle rispettive produzioni musicali.
“L’ulteriore sviluppo delle indagini – spiegano carabinieri e questura – ha consentito di svelare le dinamiche e le gerarchie interne alla gang di Piazza Prealpi, tuttora la più attiva sulla scena criminale e musicale milanese, nella quale si uniscono le gang di ‘Simba La Rue’ e ‘Baby Gang” con regole di fedeltà reciproca e di omertà. Le modalità e le circostanze dei reati commessi denotano una spiccata capacità delinquenziale e pericolosità sociale dei soggetti coinvolti, capaci di compiere azioni delittuose connotate da particolare gravità ed efferatezza, potendo avvalersi della comune disponibilità di armi da fuoco, che non esitano a mostrare nei loro video musicali e sui rispettivi profili social, raggiungendo migliaia di followers soprattutto tra gli adolescenti”.