Como

“Rave party” non autorizzato: tra i giovani cacciati anche dei comaschi

Lorenzo Colombo 30 Luglio 2013

Como, Cronaca

Tag: , , , , ,

carabinieri 1COMO – I Carabinieri della compagnia di Como nella notte tra sabato 27 e domenica 28 luglio, a partire dalle 2, sono intervenuti a Valmorea, località “Valle del Lanza”, dove numerosi giovani, dopo aver occupato abusivamente una zona boschiva adiacente a un passaggio ferroviario in disuso, hanno dato corso a un “rave party” non autorizzato.

Nell’occasione i militari sono riusciti ad identificare gli organizzatori, 4 studenti ventenni (3 ragazzi e una ragazza, rispettivamente di Rodero (CO), Ronago (CO), Cantello (VA) e Arcisate (VA)) e ben 41 partecipanti provenienti dalle province di Como, Varese, nonché dal territorio elvetico, di cui 7 minorenni.

All’atto del controllo, sebbene molti dei partecipanti siano stati sorpresi in evidente stato di ebrezza alcolica, gli organizzatori hanno spento la musica senza protestare e hanno dichiarato ai militari operanti che, seppur consci di aver messo in atto una manifestazione non autorizzata, ritenevano di aver comunque tentato di recuperare una zona boschiva inutilizzata, nella quale avevano, nei giorni precedenti, pulito rovi e infestanti e avevano addirittura costruito un ponticello che consentisse l’accesso al ruscello sottostante. Gli stessi hanno lamentato la mancanza di spazi da utilizzare messi a disposizione dal Comune.

I militari hanno comunque accertato la totale mancanza di qualsiasi condizione di sicurezza nel luogo del raduno. Questa constatazione, unita all’eccesso nel bere per la maggior parte di loro, ha sicuramente messo in atto una situazione di potenziale pericolo, interrotto dai Carabinieri prima che potessero esserci conseguenze ulteriori. I giovani, che se non fossero stati sorpresi, si erano organizzati per bivaccare nell’area in questione tutta la notte, dopo essere stati identificati, anche grazie alla collaborazione dei VVFF di Appiano Gentile, intervenuti con un mezzo per illuminare l’area, e della Polizia locale, sono stati invitati a lasciare l’area, ma per molti di loro è stato necessario attendere ancora a lungo (all’ingresso dell’area era posizionata una pattuglia con alcoltest a controllare tutti i conducenti delle autovetture) prima di smaltire i fumi dell’alcol e di mettersi alla guida.

Per tutti si ipotizza il reato di invasione di terreni o edifici e la riunione non autorizzata in luogo aperto al pubblico.