PUSIANO – Pusiano ha riconfermato alla guida del paese Andrea Maspero. Con il 53,12% ha sconfitto il suo sfidante Claudio Sosio de Rosa (46,87%) sostenuto dalla civica “Pusiano per tutti”. Un risultato che lo stesso primo cittadino commenta così: “A mente fredda (e cuore caldo) ritengo doveroso esternare qualche riflessione sul voto di domenica scorsa. Innanzitutto voglio ringraziare chi, dopo dieci anni, ha scelto ancora Progetto Pusiano, rinnovando la fiducia a me e alla mia squadra”.
Un risultato che lo stesso Maspero reputa “Non facile né scontato”. “Dopo così tanto tempo – prosegue il riconfermato primo cittaduno – l’elettorato avverte il bisogno di cambiare, magari per la semplice curiosità di mettere alla prova altri. In secondo luogo la demolizione della ‘Pescheria’ e i danni alle abitazioni provocati dalla realizzazione della variante hanno rappresentato due temi che hanno fatto presa su molte persone. Sicuramente né il Parco Valle Lambro né la Provincia di Como hanno aiutato il sottoscritto a fornire ai cittadini le risposte che servivano, lasciandolo solo ad affrontare la legittima indignazione di chi imputava all’Amministrazione Comunale uscente la responsabilità di fatti e situazioni malamente gestite da altri.
Voglio poi ringraziare la mia squadra perché ha sopportato – soprattutto negli ultimi giorni – una pressione fortissima, e si è ricompattata attorno a me con l’obiettivo di raggiungere una vittoria sofferta ma comunque netta nei numeri”.
Quindi conclude: “Infine rivolgo un plauso anche a ‘Pusiano per tutti’ perché ha saputo fare campagna elettorale porta a porta, così come l’avevo fatta io nel 2006, parlando alla gente e coinvolgendola. Però il difficile viene adesso, perché alle critiche si devono sostituire le proposte, e questo nei cinque anni passati è avvenuto raramente.
Non ringrazio invece quelle persone – i cui nomi sono sulla bocca di tutti – che dopo aver sparso fango su di noi per troppi mesi, non solo non ci hanno messo la faccia (non entrando nell’altra lista), ma addirittura adesso plaudono al nostro successo augurandoci ogni bene. Ma questo, ahimè, è tipico di alcuni nostri connazionali, come insegna la storia del secolo scorso. Dunque buon lavoro a tutti, e ricordiamo ai nostri avversari che mancano 1826 lunghi giorni al 2021”.