ALBESE – Conta dei danni in paese dopo il temporale di mercoledì 10 luglio. ”. È stata riaperta la Sp37 già dalla mattinata di giovedì 11. L’intervento di ripristino dell’asfalto che era ceduto all’altezza di villa San Benedetto (vedi articolo), infatti, è stato realizzato nella notte.
È in corso da stamattina, invece, la demolizione di un edificio in via Adamello, accanto all’ostello. La strada è chiusa al traffico veicolare e pedonale per i lavori di messa in sicurezza. L’edificio era già sottoposto a un intervento a partire dai giorni scorsi ma il temporale ha causato la precarietà di una sua parte. Essendo nelle immediate adiacenze di abitazioni e pubbliche vie l’eventuale crollo potrebbe comportare gravissime conseguenze. Perciò, per ragioni di sicurezza e incolumità, il sindaco Alberto Gaffuri ha firmato un’ordinanza di carattere contingibile e urgente che impone la demolizione immediata delle parti dell’immobile pericolanti adiacenti alla via Adamello. I lavori, quindi, sono in corso e la strada rimarrà chiusa fino al termine dei lavori.
In paese si sono riscontrati problemi di allagamento anche alla scuola media San Vincenzo, nella palestra comunale, nella palestra di via fratelli Gaffuri, in case e attività di via Donizzetti, Manara, Veneto e Piave.
Solito disastro in via Montorfano. “Era, è e rimane una priorità – commenta il sindaco Gaffuri – Anche al confine con Tavernerio si sono registrati i soliti problemi. Parlo di via Lazio, Sirtolo e Risorgimento. Acqua e terra della rete di Tavernerio, come sempre, hanno intoppato la nostra. Abbiamo scritto anche oggi una lettera al Comune di Tavernerio: un conto è la tolleranza, ma è impensabile che le nostre reti vadano in tilt perché i Comuni limitrofi non sistemano le loro problematicità”. Problemi anche con la Provincia: “Soliti disagi anche con gli scoli sulla provinciale, lato strada”.
Il sindaco ringrazia tutti coloro che hanno dato una mano: “Grazie a tutti. Molti volontari hanno collaborato ma non sono mai abbastanza. Sarebbe buona cosa che tutti coloro che vedono un tombino pieno prendano la pala. Aspettare che a farlo sia qualcun altro è troppo tardi”.