Ospedale, il priore Luzzatto ringrazia per gli aiuti: “Ma l’emergenza non è finita”

Caterina Franci 10 Aprile 2020

Cronaca

Fra Giampietro Luzzatto insieme al Direttore Sanitario Paolo Maggioni con un ventilatore polmonare donato dalla Provincia Austriaca

 

ERBA – “Ogni giorno pregherò e chiederò a tutti di pregare il Signore per i benefattori. Non ci sono molte parole per esprimere il più vivo ringraziamento a tutti coloro che hanno preso a cuore l’Ospedale. La comunità di Erba-Brianza ci ha sorpreso e commosso”. Fra Giampietro Luzzatto, priore dell’ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba (Como), lascia parlare il cuore nella lettera aperta con cui ringrazia tutti coloro che che hanno voluto donare per l’emergenza Covid 19, supporto economico e dispositivi di protezione, ma anche tantissimo pensieri colmi di affetto giunti attraverso i canali di comunicazione del gruppo.

Ma il cuore batte ancora all’impazzata per quei momenti in cui tutto sembrava perso e il religioso non lo tace: “Sono stati momenti terribili, la carenza di farmaci e di ausili come mascherine, camici, occhiali, mi ha portato più volte a chiedermi alla sera prima di dormire “cosa succederà domani? E se dovessi prendere la decisione di chiudere l’ospedale?”. Certo non era una decisione che dovevo prendere da solo, ma cos’avrei potuto fare di diverso, se non si poteva garantire la necessaria sicurezza agli operatori e le cure ai malati?”.

Nella lettera del priore sono racchiusi la paura e la determinazione con cui i Fatebenefratelli – religiosi, collaboratori laici, e quindi medici, infermieri, oss e tutte le professionalità del nosocomio – stanno affrontando la sfida del Coronavirus.

Gli infermieri di terapia intensiva inviati dall’Ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina

 

Per l’aiuto economico, Fra Giampietro ringrazia, tra gli altri, in particolare la Fondazione Provinciale Comasca e l’Ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina, i Fatebenefratelli Austriaci e a Delegazione della Repubblica Ceca dell’Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio. L’emergenza non è certo terminata: “Oggi l’Ospedale ci vede uniti e coesi, facendo i sacrifici necessari, riorganizzando il lavoro e i servizi, implementando nuove attività per fornire la migliore cura ai malati di questa pandemia e non solo. Devo ringraziare tutti i nostri collaboratori per la disponibilità e i sacrifici che stanno compiendo”.

Qui il testo integrale della lettera.

Oggi nell’ospedale erbese sono ricoverati 73 pazienti affetti da Covid 19, 7 in terapia intensiva (dove i posti letto sono esauriti) e 10 per altre patologie.