
INVERIGO – Gli alunni delle scuole primarie non dispongono di una palestra adeguata per fare educazione fisica e così l’Amministrazione comunale supplisce alla mancanza proponendo un corso di nuoto. Chi paga però il costo del trasporto?
La domanda se la sono posti molti genitori che all’inizio dell’anno scolastico hanno ricevuto dal Consiglio di istituto la notizia che il costo per il servizio avrebbe potuto ricadere sulle famiglie, dal momento che il Comune rischiava di non essere in grado di sostenere questa spesa.
Per fortuna, con l’approvazione del Piano per il diritto allo studio 2015-2016, il pericolo è stato scongiurato. I ragazzi potranno recarsi presso gli impianti di Merone e di Nibionno senza sborsare il costo del pullman. Almeno fino al prossimo settembre.
Sull’argomento non ha mancato di far sentire la propria voce la minoranza Inverigo nuova: “I genitori residenti che iscrivono i propri figli alle scuole statali oltre ai libri devono assumersi anche l’enorme fatica di pagare il trasporto scolastico, circa 100 euro, e la mensa, circa 900 euro – è intervenuto durante l’approvazione il capogruppo Marcello Muretti – Ancor più scandaloso è l’Amministrazione comunale abbia addirittura tentato di eliminare, perché
Ancora una volta il gruppo di minoranza punta il dito ai contributi concessi alle scuole paritarie: “Purtroppo abbiamo assistito ad una elargizione di contributi alle scuole paritarie pari a 156.000 euro che, sommati a quelli dei precedenti quattro anni, superano ormai i 700.000 – ha proseguito Muretti – In questo momento non vogliamo entrare nel merito del livellamento tra statali e paritarie, ma quando la presenza di residenti è di oltre il 90% nelle statali e del 15% nelle paritarie, allora non possiamo far altro che denunciare la situazione”.