COMO/LECCO – “In montagna in questo periodo occorre avere la massima cautela”. L’invito arriva dal Soccorso Alpino Lombardo, all’indomani di un fine settimana di incidenti sui monti a causa delle particolari (e pericolose) condizioni dei sentieri.
Nel comasco domenica sul Monte Generoso, Valle d’Intelvi, un escursionista di 38 anni è precipitato per 200 metri in un canalone: recuperato in gravi condizioni è ricoverato all’Ospedale di Varese dov’è in prognosi riservata.
Più tragico il bilancio nel lecchese, dove in soli tre giorni, da venerdì a domenica, ci sono stati quattro morti in montagna: due escursionisti (di 43 e 56 anni) hanno perso la vita in Grignone, in zona rifugio Bietti, mentre altri due, dati per dispersi, sono stati trovati morti all’Alpe Paglio (Casargo).
L’insidia, spiegano dal Cnsas Lombardo, è il ghiaccio formato sui sentieri e la scarsa presenza di neve. “Sopra le nevicate degli ultimi giorni è piovuto e il rigelo ha formato uno strato di ghiaccio molto duro e insidioso. Le giornate terse invitano inoltre ad andare in montagna ma è opportuno farlo con grande attenzione”.
“Valutate meticolosamente l’itinerario, programmatelo in ogni dettaglio. Siate consapevoli delle vostre competenze, senza dare per scontato l’inganno dell’esperienza: ciò che può essere valido in una determinata situazione potrebbe non esserlo affatto in un’altra, perché le variabili in gioco sono molte. Fondamentale avere quindi le capacità tecniche, l’attrezzatura adatta, meglio non avventurarsi su zone a rischio, per esempio con versanti rivolti verso nord o in prossimità di creste esposte al vento. Ascoltate i consigli di chi conosce bene la montagna e il territorio: avere l’umiltà di fare un passo indietro e la pazienza di attendere condizioni migliori per godere la passione della montagna possono salvarvi la vita”.
“Inoltre, ci troviamo nel periodo dell’anno in cui le giornate sono più corte e le ore di luce a disposizione sono ridotte: l’oscurità cala in tempi molto rapidi e questo è un fattore che può essere determinante in caso di incidente. Gli interventi in notturna infatti sono più complessi e in genere richiedono più tempo. Con le temperature molto basse, si rischia di rimanere esposti a rischi maggiori e alle conseguenze dell’ipotermia. Controllate le previsioni meteorologiche e i bollettini neve e valanghe: nei prossimi giorni non dovrebbero esserci grandi cambiamenti, quindi occhio!”.