
Attualmente non è stata avviata la proceduta di profilassi per i compagni di scuola e si attendono gli esiti di accertamenti più approfonditi per capire se è il caso, oppure no, di avviare la profilassi per chiunque sia stato in contatto con il bambino.
Potrebbe difatti trattarsi di meningite da agente batterico, ben diversa dal meningicocco e che non i livelli di contagiosità tali da poter rendere necessaria la profilassi.
Il bimbo, ricoverato in una struttura comasca, sta migliorando grazie alle cure a cui è sottoposto.