Como

Macchinette per il controllo delle banconote: ancora truffe ai commercianti

Admin Altreforme 18 Luglio 2014

Como, Cronaca, Economia/Lavoro

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Macchinetta per il controllo delle banconoteCOMO – Nuovi tentativi di truffa a danno dei commercianti: dopo la truffa dei corrieri (vedi articolo), ora il pericolo riguarda le macchinette per il controllo delle banconote. Confcommercio Como invita a prestare la massima attenzione. 

Le segnalazioni in Lombardia riguardano un nuovo raggiro: vendita e successivo ritiro di macchinette per il controllo di banconote false.

Dopo gli episodi di truffe da parte di “falsi corrieri” verificatesi in città a danno di alcuni commercianti nei giorni scorsi, Confcommercio Como mette ora in guardia gli esercenti di Como e provincia da un nuovo raggiro. Federazione Moda Italia ha infatti ricevuto segnalazioni che in alcune Regioni d’Italia, e tra queste la Lombardia (oltre a Piemonte, Liguria, Lombardia e Veneto), sono in atto tentativi di truffa che si concretizzano con l’offerta di vendita di strumenti per il controllo delle banconote false al prezzo di euro 183 ivato, con tanto di fattura. Dopo qualche giorno, il truffatore si ripresenta in negozio con la scusa di dover aggiornare il software dello strumento di controllo delle banconote false, a seguito dell’introduzione delle nuove banconote da 10 euro. A quel punto, il truffatore ritira lo strumento già  pagato e si rende irreperibile. Le attività commerciali devono quindi stare in guardia.

Quanto alla truffa dei falsi corrieri, che ha visto il verificarsi di tre casi a Como, un corriere consegna a un negozio i colli di un ordinativo di prodotti. Pochi minuti dopo la consegna, il negozio riceve una telefonata da una persona che si qualifica come dipendente della azienda di spedizione che informa che la consegna non era completa e che sarebbe ripassato il fattorino, contestualmente si presenta in negozio un fattorino con divisa dell’azienda di spedizioni che inscena un battibecco al telefono con il suo presunto collega in merito all’opportunità  di ritirare i colli, accordandosi di ritirarli. Il negozio riconsegna i colli, facendo annotare la restituzione sul tagliando originale che il vero corriere aveva rilasciato al negozio e a distanza di qualche giorno, dopo il sollecito al corriere per la riconsegna della merce, l’azienda di spedizioni conferma che la merce è già stata consegnata e che il fattorino non è un loro dipendente.