Canzo

Ladri a Canzo. Entrano dalla finestra e scappano con anelli, tablet e cellulare

Caterina Franci 22 Marzo 2018

Canzo, Cronaca

Il foro praticato dai ladri sulla finestra per aprirla ed entrare nell’appartamento

 

CANZO – Ladri in via San Francesco, a Canzo. Lo spiacevole episodio è accaduto sabato sera al civico 6: ad accorgersi dell’intrusione, l’indomani, la ragazza incaricata di curare la gatta dei padroni di casa mentre loro erano via per il weekend.

“Domenica  mattina sono entrata in casa – ha raccontato la donna – e la prima cosa ad insospettirmi è stato non vedere la micia, che di solito mi viene subito incontro. Cercandola per casa mi sono così accorta che nella stanza dove dorme il figlio della proprietaria la portafinestra era aperta: su due piedi ho pensato fosse stata la gatta, poi però nel chiuderla ho notato un pezzetto di carta bianca cadere per terra…l’ho raccolto e guardando la finestra ho notato un buco, fatto proprio sotto la maniglia. Ho capito subito cosa poteva essere successo, anche perchè non molto tempo prima ero stato io stessa vittima dei ladri che per entrare avevano utilizzato la stessa tecnica”.

Il pezzetto di carta utilizzato per nascondere il foro fatto dall’esterno

 

Il pezzetto di carta come spiegato dev’essere stato appoggiato sopra il foro fatto dall’esterno, per coprirlo e renderlo quasi invisibile. “Dopo aver realizzato che erano entrati i ladri ho subito avvertito i proprietari. Quindi ho perlustrato la casa, e la cosa pazzesca è che non c’era niente per aria. Nessun cassetto aperto, nessun armadio aperto, praticamente se non fosse stato per la finestra non mi sarei accorta di nulla”.

Una volta contattata la padrona di casa ha subito fatto rientro a Canzo: “Mi ha chiamata la ragazza che quando siamo via ci cura la gatta, spiegando cos’era successo – ha raccontato la canzese – ovviamente siamo tornati subito a casa. Era perfetta, cioè, a parte per il buco nella finestra della camera di mio figlio, ma di fatto non abbiamo trovato nulla fuori posto. I ladri hanno rubato due anellini d’oro che mi ero sfilata prima di partire e avevo appoggiato in un portagioie all’ingresso, quindi il tablet e il telefono da lavoro del mio compagno. Poteva andare peggio, anche se naturalmente l’idea che degli sconosciuti siano entrati in casa non fa più stare tranquilli come prima. Nel nostro condominio non erano mai capitate queste incursioni, siamo stati primi”.

A notare con ogni probabilità i malviventi sarebbe stato, sabato sera, un vicino di casa: “Domenica quando siamo rientrati mi ha ammonita dicendo di dire a mio figlio e al suo amico di non scavalcare il cancello d’ingresso del condominio – ha ricordato la donna – io gli ho spiegato che mio figlio era via con me, e che quelli che aveva visto evidentemente erano i ladri che mi erano appena entrati in casa!”.

La famiglia si è recata dai Carabinieri per sporgere denuncia: “Sono stati gentilissimi, e ci hanno spiegato che la tecnica utilizzata per entrare in casa è molto frequente ultimamente, tant’è che hanno ribattezzato gli autori ‘la banda del buco’. Praticano un foro nello stipite di porte e finestre e attraverso un filo metallico riescono ad ruotare la maniglia, aprendole. C’è da stare molto all’erta, è l’unica cosa che mi sento di dire a tutti i cittadini: soprattutto la sera, evitate di fare capire che la casa è chiusa o disabitata, piuttosto lasciate accesa una luce” ha concluso la cittadina.