Inverigo

La Madonna torna a splendere grazie al pittore Enrico Donghi

Admin Altreforme 16 Aprile 2015

Cronaca, Cultura, Inverigo

Tag: , , , ,

Inverigo_edicola_madonna_enrico_donghi
L’edicola restaurata dalpittore Enrico Donghi

INVERIGO – Da pittore a restauratore… per un giorno. Enrico Donghi, 65 anni, inverighese doc, ha sempre avuto e coltivato la passione per l’arte, la pittura e, soprattutto, il rispetto per il sacro e l’antico. Per questo non si è tirato indietro quando è stato il momento di mettersi al lavoro per far tornare all’antico splendore un’edicola votiva su cui il temp o e l’incuria la stavano avendo vinta.

Un dono che l’inverighese ha fatto a tutti i suoi concittadini per il semplice desiderio di ridare un tocco di grazia a un angolo del paese che si stava un po’ perdendo.

Si tratta dell’antica edicola votiva su cui si affaccia uno degli ingressi del Castello. La si può vedere accedendo al viale che dalla chiesa di Sant’Ambrogio porta verso villa Crivelli. “Io abito poco distante e da quando sono nato mi ricordo di questa Madonna, che rimane sul muro di una proprietà privata – racconta il pittore Donghi – Una volta erano le due anziane proprietarie a occuparsene, portando ogni giorno dei fiori. Poi però con il tempo è andata rovinandosi. E’ stata ridipinta già due volte, ma oggi necessitava di un nuovo intervento”. Così quando, conoscendo la passione e la bravura dell’inverighese, i due proprietari gli hanno chiesto se potesse pensarci lui, Enrico Donghi non si è tirato indietro.

Inverigo_edicola_madonna_enrico_donghi_2“Non sono un restauratore. Dipingo per hobby, sono un paesaggista. Frequento la Scuola d’arte Bollani di Merate, ma non avevo mai fatto un restauro prima”. Nonostante l’inesperienza, però, il risultato è stato più che soddisfacente. Il pittore è riuscito a riportare alla luce i vecchi tratti del bassorilievo, a cui ha eliminato il colore. La Madonna con il Bambino appare oggi in splendide vesti bianche, circondata dal verde della pietra originale.

Il merito, però, non è tutto di Donghi, come lui stesso tiene a precisare. “Devo ringraziare anche l’architetto Mauro Mandelli con la cui collaborazione ho realizzato quest’opera”.

Un regalo per tutti gli inverighesi.

(foto di Renato Donghi)