LECCO – Si è conclusa nelle ultime ore l’ “Operazione Lazzaro” condotta dalla Guardia di Finanza di Lecco su tutto il territorio provinciale lecchese e che ha portato alla scoperta di 300 persone che percepivano pensioni di parenti ormai defunti, frodando oltre 700mila euro allo Stato.
In collaborazione con la Direzione Provinciale dell’INPS, sono state vagliate tutte le posizioni pensionistiche (circa 10.000) dei soggetti che, mentre dagli uffici Anagrafe dei Comuni della Provincia di Lecco risultavano deceduti, continuavano a percepire pensioni di anzianità.
Dalle attività effettuate, anche per mezzo di indagini finanziarie, sono emerse circa 300 posizioni irregolari ai fini amministrativi e responsabilità penali per ben 50 persone. Questi ultimi, seppur titolari di un proprio reddito da lavoro dipendente o autonomo, hanno continuato a riscuotere per anni le pensioni dei parenti defunti.
In un caso il nipote ha incassato per 90 mensilità la pensione del nonno morto da oltre sette anni.
I responsabili, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Lecco sia per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, poiché, mediante delega allo sportello o direttamente sul conto corrente continuavano a percepire indebitamente pensioni erogate dall’INPS, sia per il reato d’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, per aver omesso di comunicare il decesso del parente, continuando così a percepirne la pensione.
L’intervento delle Finanza ha permesso l’immediata sospensione delle prestazioni pensionistiche non dovute, consentendo il rientro nelle casse dello Stato di oltre 100 mila euro, mentre per altre somme sono in corso le procedure di recupero.
Come se non bastasse, i “defunti” hanno riscosso la pensione in rinomate località balneari: mar mediterraneo, Spagna e Francia e è in corso di valutazione la possibilità di attivare la procedura internazionale per il recupero delle somme indebitamente percepite.
L’attività delle fiamme gialle, in aderenza alle linee programmatiche del Comando Generale del Corpo, ricorda come sia di particolare importanza verificare che le risorse dello Stato vengano indirizzate esclusivamente agli aventi titolo, contrastando, con decisione, ogni comportamento truffaldino finalizzato al depauperamento delle casse statali.