SORMANO – Un casco tricolore sull’asfalto, con impresso il numero 58 e la scritta “Sic”: un tragico scherzo del destino quello che ha strappato alla vita Andrea Lunari (nella foto tratta da Facebook). la vittima del terribile incidente di sabato 26 ottobre sulle curve della Sp44, a Sormano, poco prima della Colma (vedi articolo). Originario di Cividale del Friuli, il trentasettenne risiedeva da qualche anno a Longone con la famiglia: la moglie, Rosaria Aveta, e due figli, Nikolaj e Alena, adottati dalla Russia.
Un militare. Andrea era questo. Un carabiniere in servizio a Milano, che, si dice, avesse il desiderio di avvicinarsi a casa, a Longone, per stare ancora più tempo con la bellissima famiglia che con la moglie aveva costruito.
Un sogno che si è spezzato in sella alla sua Ducati, la sua passione. In un sabato pomeriggio di fine ottobre ma con un bel sole caldo, l’ideale per un giro in montagna in moto.
Andrea pare sia morto sul colpo, nello scontro tra la sua Ducati monster rossa e una Hyundai Hr-v di colore grigio. Un impatto violentissimo. La dinamica dell’incidente, ancora al vaglio dei Carabinieri di Asso, ha visto scontarsi la moto in discesa con l’auto che, in direzione della Colma, stava svoltando a sinistra per fermarsi a fianco della strada. Auto e moto si sono urtate: il colpo era ben visibile sulla portiera anteriore, lato passeggero, del suv. Tutto è avvenuto in un istante. Ed è parso assurdo. Alcuni testimoni che hanno visto l’incidente poiché erano di passaggio in quel momento, infatti, non potevano credere che l’uomo fosse deceduto. “Sembrava svenuto”, commentavano increduli.
Invece il cuore di Andrea ha smesso di battere e a nulla è valso l’arrivo dell’ambulanza e dell’elicottero del 118.
