ERBA – “Imbrattare aree di interesse storico, in base alle nuove norme nazionali, comporta una multa da 1.000 a 3.000 euro e una sanzione reclusiva fino a 1 anno”.
Chiare, anzi chiarissime, le parole del vicesindaco di Erba Claudio Ghislanzoni che non usa giri di parole per far sapere cosa succede a chi sfregia un monumento, come è successo nel caso delle scritte sulla scalinata sopra al cannone (vedi articolo).
“Abbiamo già effettuato i rilievi con la Polizia locale e ora stiamo esaminando il contenuto delle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza installate in quella zona. La persona che ha realizzato quelle scritte ha compiuto un reato grave”. Meglio quindi che il writer si presenti spontaneamente alle Forze dell’ordine. “Invito l’autore della scritta a contattare spontaneamente il comando di Polizia locale – si appella Ghislanzoni – La volontà di porre rimedio al proprio errore potrebbe agevolare questa persona”.
E se si trattasse di un minorenne? “Se avesse più di 14 anni tutto il procedimento scatterebbe allo stesso modo. L’unica differenza sta nel fatto che, se fosse minorenne, il caso verrebbe trattato dal Tribunale dei minori. D’altronde si tratta di attività vandaliche e devono essere trattate in quanto tali”.
Ghislanzoni condanna non solo questo ma tutti i casi dello stesso genere: “Il Comune e i cittadini di Erba non tollerano più questo tipo di situazioni che non servono a nulla se non a sporcare e creare disordine in città. Queste scritte non hanno alcun valore artistico e visto l’impegno che ci mettiamo nel tentare di tenere pulita la città il fatto che si continui a fare queste cose è incomprensibile”.
