Albavilla

Il commosso addio di Albavilla a Pietro Garofoli: “Sei stato uomo del fare”

Caterina Franci 9 Novembre 2021

Albavilla, Cronaca

ALBAVILLA – “Se Pietro fosse qui oggi, ma sono sicuro che ci sta osservando da lassù, sarebbe estremamente felice di vedere così tante persone che sono venute al suo ultimo saluto. Qui c’è una comunità che ringrazia un uomo che ha dato tanto ad Albavilla, tanto a me”. Con queste parole Alessandro Fermi, consigliere comunale e presidente del Consiglio Regionale, ha ricordato Pietro Garofoli, ex coordinatore della Protezione Civile Intercomunale di Albavilla e Alserio scomparso il 7 novembre.

Pietro Garofoli

In tantissimi oggi, martedì, hanno voluto riunirsi presso la chiesa parrocchiale di Albavilla per l’addio a Pietro: in prima fila la moglie Adele con la famiglia, il sindaco Giuliana Castelnuovo con l’amministrazione comunale, poi i numerosi amici della Protezione Civile, l’altra grande famiglia di Garofoli, gli Alpini e i rappresentanti delle associazioni albavillesi.

Nell’omelia Don Luciano ha ricordato l’impegno e la grande dedizione di Pietro Garofoli per il suo paese e in particolare modo per la Protezione Civile di cui è stato coordinatore per oltre dieci anni: “Quando ci sarà da lavorare per Albavilla e promuovere la comunità Pietro sarà sempre con noi, sarà un sollecito e sempre ci dirà ‘presente’ “.

E’ toccato poi al sindaco Castelnuovo ricordare il concittadino, donando alla moglie Adele una medaglia d’oro: “Pietro, prima che coordinatore della protezione civile è stato un amico, un amico vicino a me, vicino all’amministrazione, vicino a tutte le associazioni. Pietro è stato vicino, non con le parole, i consigli o le chiacchiere: è stato l’uomo dell’opera, del fare, al servizio, sempre. Ancor prima che glielo chiedessi, lui c’era, togliendo spazio alla moglie, ai figli, ai nipoti e mettendo la sua opera e il suo servizio a disposizione per la comunità albavillese, in silenzio. La medaglia che consegno alla moglie vuole essere un segno di riconoscimento, gratitudine e orgoglio da parte di tutta la comunità. Grazie Pietro”.

Un uomo dal carattere forte, a volte “poco conciliante”, come ricordato, “ma dal cuore grande”: “Potrei davvero raccontarvi tantissimi aneddoti – ha detto Alessandro Fermi – nei miei anni da sindaco ho avuto la fortuna di avere Pietro al mio fianco, era un uomo che mi dava tranquillità, su di lui si poteva sempre contare. Nel suo genere, era unico: un carattere forte ma un animo grande. Mi ha presentato le dimissioni almeno quattro volte, poi si andava a bere un caffè e quelle dimissioni diventavano lavoro, tempo dedicato al bene di Albavilla. Grazie Pietro, ci mancherai”.

L’ultimo messaggio letto in ricordo di Garofoli è stato di Pierluigi Frigerio, già sindaco di Albavilla per 10 anni: “Ciao Pietro, ci hai lasciato dopo una improvvisa e lunga malattia che aveva interrotto il tuo ritmo quotidiano di infaticabile e generoso lavoratore al servizio gratuito della nostra comunità Albavillese. Desidero ringraziarti perché grazie alla tua collaborazione siamo riusciti nell’intento di creare un Gruppo di Protezione Civile in Albavilla, era un obiettivo che mi ero prefissato come Amministratore Comunale, il cui esito non era scontato nonostante l’Amministrazione avesse messo a disposizione una sede e un adeguato finanziamento. Occorrevano le persone, abbiamo lavorato sodo e con l’aiuto del comandante dei vigili Federico Ciceri siamo riusciti nel giro di pochi mesi ad avere l’adesione di una trentina di Volontari. Il nostro intento era quello di avere un gruppo locale di Protezione Civile che si occupasse prevalentemente di prevenzione sul territorio e di pronto intervento in caso di calamità secondo le regole proprie della Protezione Civile Regionale e Nazionale. Non mi é stato facile convincerti a lasciare la Protezione Civile di Como per dedicarti esclusivamente ad Albavilla, anche perché a Como non volevano perdere un Volontario instancabile e zelante come te. Al tuo infaticabile e quotidiano lavoro per ben 12 anni come Coordinatore della nostra Pc faceva da contrappeso il tuo carattere forte e poco conciliante, che a volte non favoriva buone relazioni con i Collaboratori, ma da tutti eri riconosciuto come capo per l’esempio che davi nell’essere sempre in prima fila nel metterti al lavoro, anche a rischio, a volte, di intervenire da solo in caso di necessità, sia di giorno che di notte. Tutti però sapevano che dopo la sfuriata, Pietro era sempre pronto a collaborare con tutta la squadra dei Volontari. Grazie Pietro per quanto ci hai dato e riposa in pace”.

NOTIZIE DELLE ULTIME 24 ORE