ERBA – “Siamo riuniti in pochi qui oggi a causa dell’emergenza che stiamo vivendo, di certo tantissime altre persone avrebbero voluto essere presenti per dare l’ultimo saluto ad Angelo, un uomo eccezionale, che verrà sempre ricordato per il bene che ha fatto alla nostra città”.
Con queste parole Don Ettore Dubini, parroco di Crevenna, ha aperto la cerimonia di oggi pomeriggio, lunedì 11 maggio, per dare l’ultimo saluto ad Angelo Porta, 82 anni, scomparso sabato scorso. In chiesa solo i parenti più stretti, in prima fila la moglie Pierangela e i figli Carlo, Laura e Antonio. La messa è stata trasmessa in diretta sulla pagina facebook della Parrocchia di Santa Maria Maddalena, quasi 200 persone hanno seguito la cerimonia, distanti ma vicini alla famiglia colpita dal lutto.
Un lutto che unisce tutta la città di Erba, come ha ricordato Don Ettore: “Questo rito esprime affetto e consola il nostro pianto, non ci è dato vederlo fisicamente ma moltissimi amici sono con noi in questo dolore. Angelo è stato un uomo intraprendente e generoso, che ha saputo fare bene tutto quello che ha fatto nella sua vita. L’elenco di tutte le cose che ha fatto con passione, lungimiranza ed intelligenza sarebbe davvero lungo. Sicuramente ha saputo dare tanto alla nostra città, sarebbe stato bello vedere qui tutti quelli che l’hanno conosciuto e apprezzato, e sarebbero moltissime persone, perché Angelo ha dato tanto a Erba, ma proprio per questo non sarà mai dimenticato” ha detto Don Ettore, che ha poi ricordato con affetto il signor Porta: “Ha sempre creduto in tutti i progetti che gli ho presentato, non solo: mi ha sempre incoraggiato, l’ho sempre sentito vicino. Dunque anche io non posso che ringraziarlo, per tutto il bene che ci ha fatto”.
Commosse le parole di Carlo, primogenito di Angelo Porta: “Tutto quello che siamo io e la mia famiglia lo dobbiamo a mamma e a papà. Grazie di cuore per tutti i messaggi di affetto e vicinanza, sono la testimonianza di quanto ha fatto per tante persone e realtà erbesi”.
Alla cerimonia era presente anche il prevosto di Erba Mons. Angelo Pirovano: “Concordo con Don Ettore, certamente si farebbe prima ad elencare cosa non ha fatto Angelo in questa vita. Personalmente gli sono grato per diversi incontri, per le idee che ci siamo scambiati, per il bene che ha fatto, genuinamente. Le opere di misericordia sono opere che rimangono, lasciamo dunque che il bene fatto da Angelo rimanga per noi e per la nostra comunità”.
