Como

GdF: tutte le attività del reparto Aeronavale di Como

Lorenzo Colombo 10 Febbraio 2014

Como, Cronaca

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finanzaCOMO – A decorrere dal 2013, su direttive del Comando Generale del Corpo, il Reparto Operativo Aeronavale  di Como ha ampliato i propri settori d’intervento, inserendosi in nuovi contesti operativi, d’intesa con  i Reparti territoriali.
La novità è finalizzata a consentire una maggiore sinergia tra tutte le professionalità e specificità  di cui dispone la Guardia di Finanza, attraverso una costante collaborazione tra la componente  aeronavale ed i Reparti ordinari.
Nel corso del 2013, i Reparti navali del R.O.A.N., dislocati sui laghi di Como, Lugano, Maggiore e Garda, hanno effettuato 830 navigazioni e 1700 interventi.

In particolare: 130 schede C.E.TE. (Controllo Economico del Territorio); 30 controlli in materia di tassa annuale da diporto; 16 controlli relativi al pagamento del canone rai; 10 controlli relativi al pagamento dell’IMU;  31 controlli sull’attività di noleggio delle unità da diporto; 47 controlli sulle concessioni governative e regionali; 189 controlli in materia di circolazione transfrontaliera di capitali;  158 controlli in materia di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e
psicotrope; 341 controlli in materia di circolazione e nautica da diporto; 71 controlli in materia di polizia ittica; 13 controlli in materia di tutela ambientale

Importante il sequestro di un’area privata di circa  10.000 mq effettuato lo scorso marzo 2013 nel territorio di Erba (CO), area individuata da uno degli elicotteri della dipendente Sezione Aerea di Varese, ove erano stati abbandonati 181 autoveicoli, un ammasso di circa 80 motocicli e ciclomotori, nonché un numero imprecisato di parti meccaniche e di carrozzeria.

Inoltre, in ROAN, ha effettuato 458 controlli in materia di tutela del demanio, con il relativo accertamento di circa 84.000
euro di canoni evasi e 206 controlli doganali svolti presso i confini lacuali con la Svizzera ubicati sui laghi di  Lugano e Maggiore, di cui 121 con unità navali lungo la linea di confine lacuale e 85 con pattuglie nell’ambito dei litorali e dei porti.

Da evidenziare, in quest’ultimo settore, l’attività svolta la scorsa estate 2013 sul Lago Maggiore, ove i militari del Corpo hanno sequestrato, in collaborazione con la locale Dogana, 2 imbarcazioni con i relativi motori. Nel primo caso si è trattato di un cittadino italiano che aveva acquistato una barca in Svizzera e successivamente l’aveva riparata sempre in territorio elvetico, con la sostituzione di un intero motore, non pagando i relativi diritti doganali, cosi come previsto dall’art. 283 e segg. del T.U.L.D..