Erba

Erba. Insulti omofobi in piscina, la denuncia sui social della vittima

Caterina Franci 4 Luglio 2018

Cronaca, Erba

ERBA – Aggredito e insultato verbalmente per aver chiesto di tenere ‘a bada’ due bambini che disturbavano la quiete a bordo piscina. Questo lo spiacevole episodio denunciato da Angelo Mazzone, di Milano, sulla sua pagina facebook e diventato in breve tempo un caso nazionale, riportato anche dalle pagine del Messaggero.

Tutto è accaduto pochi giorni fa, in una struttura privata di Erba, dove il ragazzo con una sua collega e la famiglia stavano trascorrendo un pomeriggio in piscina: “L’ingresso in questa struttura di lusso, o almeno credevamo, ci è costato 75 euro e pensavamo di poter godere di una certa tranquillità e di una clientela discreta ed educata, dato che non si tratta di una piscina comunale – ha raccontato la vittima – mentre stiamo chiaccherando a bordo piscina due bambini iniziano a schiamazzare, urlare, fare baccano. ‘Sono bambini, cosa possiamo farci’ ci diciamo, lasciamo correre, primo o poi smetteranno. E invece nulla, il tempo passa e il baccano rimane, più che in una struttura di pregio sembra essere all’Acquafan di Riccione”.

A quel punto Angelo Mazzone decide di andare dai genitori dei due bambini, per chiedere loro di riprenderli: “La loro risposta (due tizi, credo parenti, grandi e grossi), è stata ‘Che c…o volete non rompete i c….i tornatevene al vostro posto’. Faccio presente – continua il post – di moderare i toni e che non è il caso di offendere visto stiamo semplicemente facendo notare che i bambini stanno disturbando non solo noi ma anche altri presenti in piscina (e che poco prima erano andati via proprio perchè sembrava una festa in piscina)”. Il ragazzo torna sul lettino ma poco dopo è di nuovo disturbato dai due bambini: “Hanno cominciato a tuffarsi a bomba davanti a noi, schizzandoci e urlando. A quel punto esasperato mi sono alzato e ho chiesto loro di farli smettere, che non mi sembrava il modo di educare i propri figli. Uno dei due energumeni da dentro la piscina mi ha detto: ‘Brutto fr…di merda ti ho gia detto di non romperci i coglioni se vuoi la tranquillità vattene in montagna, fr…“.

L’incipit del post pubblicato da Angelo Mazzone su facebook

 

L’offesa spinge il ragazzo ad andare in reception per segnalare l’accaduto: “Purtroppo mi è stato detto che il responsabile non era disponibile, che erano molto dispiaciuti e avrebbero provveduto a mandare qualcuno. Purtroppo però non si è visto nessuno” scrive l’autore del post che, tornato a bordo piscina è stato nuovamente attaccato: “I due mi hanno visto e mi hanno detto che era inutile andare in direzione, che il responsabile era un loro amico e loro lì erano liberi di fare quello che volevano, di andarcene. Mi hanno tirato addosso una zolla di terra”.

L’episodio si è concluso negli spogliatoi: “Abbiamo tirato su le nostre cose e ce ne siamo andati – scrive Angelo – ma i due mi hanno inseguito e hanno iniziato a battere i pugni sulla porta dicendomi di uscire: ‘Vieni fuori brutto fr… dove sei, quelli della tua categoria vanno pestati a sangue‘. Mi chiudo dentro a chiave e aspetto se ne vadano. La cosa peggiore è che nessuno della struttura è intervenuto e ha fatto niente. Dire che sono disgustato è poco – conclude – spero vivamente arrivino delle scuse”.

Il post, pubblicato il 2 luglio, è stato aggiornato proprio oggi, 4 luglio, con poche righe: “Il direttore della struttura ieri (martedì 3 luglio, ndr) ci ha fatto sapere non darà alcuna risposta su facebook, se ne parlerà alle autorità competenti e quando ci saranno sviluppi giudiziari vi informeremo. Grazie”.

La nostra redazione ha provato a contattare telefonicamente la struttura per parlare con il direttore responsabile e avere dei chiarimenti, senza successo. Ci è stato infatti detto che non era presente e che saremmo stati richiamati non appena fosse rientrato, non prima di domenica.