Erba

Erba. In tantissimi alla veglia per l’Ucraina e per la pace

Lorenzo Colombo 3 Marzo 2022

Attualità, Cronaca, Erba

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ERBA – In tantissimi ieri sera, mercoledì, si sono raccolti nella chiesa di Santa Maria Nascente a Erba per una veglia a favore dell’Ucraina e della pace, raccogliendo l’invito di Papa Francesco.

Monsignor Angelo Pirovano, davanti ai numerosissimi fedeli, ha detto : “Siamo qui accogliendo l’invito del Papa in questa giornata di digiuno e preghiera. Vogliamo mostrare vicinanza al popolo ucraino, ma anche invocare la pace. Chiediamo al Signore di renderci artefici di pace e di aiutare anche gli altri a esserlo”. Presenti con Monsignore anche don Ettore Dubini, don Claudio Fossa e don Bruno Borrelli.

Tantissimi anche i bambini e i giovani presenti, i rappresentanti delle associazioni e molte persone di nazionalità ucraina. Tra queste Maria che ci ha portato la sua testimonianza, sottolineando l’importanza di questo momento di vicinanza e di preghiera.
Nata nella regione di Ivano-Frankivs’k, da 12 anni lavora a Crevenna, ma tutta la sua famiglia è in Ucraina: “Questa è una serata importantissima per noi. Vogliamo solo vivere in un Paese democratico e libero. Oggi c’è tanta sofferenza. L’assurda guerra voluta da Putin è volta ad instaurare una dittatura. La guerra che la Russia ha mosso nei confronti dell’Ucraina sta portando alla morte numerose persone tra cui bambini… solo ieri (martedì, ndr) ne hanno uccisi 16. Chi non può partecipare si sta mobilitando come può, giovani volontari si stanno dando da fare raccogliendo garze, cibo, coperte”.

La riflessione di Don Ettore ha toccato tre sentimenti: “Siamo qui con emozione, a pregare insieme, secondo l’indicazione del Papa e insieme alle nostre sorelle ucraine a cui abbiamo affidato la cura dei nostri anziani. Le ringraziamo per essere qui con noi a condividere questo momento. Il secondo sentimento che portiamo nel cuore è quello dell’angoscia per questi momenti e per quello che sentiamo nelle testimonianze delle nostre sorelle che hanno là le proprie famiglie. Ci viene da chiedere perché Dio non ci ascolta? Dio vuole la pace, non la guerra. Non la vogliono i cristiani. La guerra c’è perché nel cuore c’è arroganza e c’è sete di potere. Il terzo sentimento è la speranza che alla fine saranno gli operatori di pace ad avere la terra. Siamo qui in preghiera, in comunione di fede, nella speranza che tutto questo finisca e vinca la pace”.

Intanto in Ucraina non smettono i combattimenti, e la gente continua a morire an che tra la popolazione civile. Le delegazioni di Ucraina e Russia dovrebbero incontrarsi di nuovo oggi, sul tavolo delle trattative un eventuale cessate il fuoco, ma nulla è scontato mentre piovano ancora bombe.

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