Erba

Erba: falsi tecnici in centro, l’allarme di alcuni commercianti

Miryam Colombo 10 Agosto 2018

Cronaca, Erba

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ERBA – È successo tutto a inizio settimana, quando due ragazze si sono presentate in alcuni negozi di Corso XXV Aprile identificandosi come addette Enel: le due giovani, sempre separatamente e in momenti differenti della giornata, avrebbero comunicato di dover provvedere a un rimborso nei confronti dell’esercizio. I commercianti, insospettiti, le hanno allontanate.

Il primo episodio lunedì pomeriggio, 6 agosto, nel negozio Vitaminstore, all’imbocco di via Volta: “Nel pomeriggio è entrata una ragazza che, dopo essersi qualificata come operatrice Enel, ha parlato di un rimborso che ci sarebbe spettato – ha chiarito la commessa – Quando le ho spiegato che avrebbe dovuto rivolgersi direttamente al titolare, se ne è andata”.

Ma la conferma di quello che sembrerebbe essere stato un tentativo di truffa è arrivata la mattina successiva quando la commessa di Vitaminstore si trovava nel negozio di parrucchiere, Idee x la testa: “Parlando con la titolare, abbiamo scoperto che la stessa cosa era successa anche a lei quella stessa mattina – ha proseguito – E, anzi, proprio mentre ero lì, la ragazza, un’altra rispetto a quella con cui avevo parlato il giorno precedente, è entrata una seconda volta accennando al rimborso”. La pausa tra una visita e l’altra, però, aveva permesso alla titolare del negozio di parrucchiere di contattare Enel e di chiedere chiarimenti in merito: “Il fatto che parlasse di un rimborso a mio vantaggio mi ha insospettita – ha dichiarato – Così ho preferito chiamare l’azienda: l’operatore mi ha confermato che non erano previste visite da parte di loro addetti e, inoltre, ha ribadito che questi ultimi vengono mandati porta a porta solo ed esclusivamente per proporre nuove tariffe e non per pratiche di rimborso“. La ragazza è stata così allontanata dal negozio: “Prima di andarsene – hanno spiegato – Ci ha mostrato un tesserino, ma, visto di sfuggita, non sembrava nulla di autentico”.

Purtroppo, però, non sarebbe la prima volta: “Già qualche settimana fa due ragazzi si erano presentati come addetti Enel accennando ad alcuni documenti – ha proseguito la parrucchiera – Dicevano anche che mi era stata inviata una raccomandata di avviso, da me mai ricevuta. Quando se ne sono andati, ho avvisato la Polizia Locale che è passata per un sopralluogo”.