INVERIGO – Una lettera per avere chiarimenti sulla funzionalità e sicurezza dei passaggi a livello ferroviari in Inverigo di gestione Tenord.
Proprio ieri, infatti, il Consigliere Comunale Muretti Marcello di Inverigo Nuova ha inoltrato al Prefetto di Como, al Sindaco di Inverigo e a Trenord srl una lettera con oggetto “Richiesta di chiarimenti relativa la segnalazione pervenuta sulla funzionalità e sicurezza dei passaggi a livello ferroviari in Inverigo (CO) di gestione TRENORD”.
L’obbiettivo della richiesta è ottenere una relazione dettagliata sulla funzionalità, sicurezza dei passaggi a livello sul territorio comunale di Inverigo, una relazione dettagliata su quanto accaduto il 27 luglio 2014 presso il passaggio a livello di Via Alberto da Giussano e una relazione dettagliata coinvolgendo tutti i soggetti quali Trenord, Comune ed Istituzioni preposte su quanto accaduto il 22 dicembre 2013, ovvero il tragico incidente al passaggio a livello di Pomelasca in cui ha perso la vita Diego Andreani (vedi l’articolo).
La lettera di Muretti arriva a seguito della segnalazione di un cittadino, Aldo Funicelli, che ha raccontato la sua esperienza nel pomeriggio di domenica 27 luglio, sempre a Pomelasca.
Vi proponiamo di seguito il suo scritto:
“Domenica 27 luglio attorno alle 16.10 mentre stavo attraversando in bici il passaggio a livello a Pomelasca, in direzione della villa, mi sono accorto che stava arrivando un convoglio di Trenord, appena partito dalla stazione di Inverigo.
Me ne sono accorto mentre attraversavo, con la coda dell’occhio: mi sono fermato e, facendo gesti al conducente che mi aveva visto, ho fermato il treno.
Ho spiegato al capotreno, che si è affacciato, cosa stava succedendo e il pericolo della situazione in corso e costui mi ha confermato di aver avvisato Trenord e anche i reperibili, che sarebbero intervenuti a riparare il guasto. In ogni caso sono rimasto sui binari per avvertire le persone (anche se il prossimo treno sarebbe passato dopo circa cinquanta minuti) e ho avvisato i vigili.
Un agente, dopo circa cinque minuti è arrivato e ha steso un verbale, con le mie dichiarazioni.
Abbiamo constatato che a Pomelasca non c’è il pulsante d’allarme per le segnalazioni e nemmeno una telecamera. Siamo rimasti assieme fino al passaggio del treno successivo quando, grazie al cielo, le sbarre si sono abbassate.
E’ andata bene a me, ma a freddo mi sono fatto alcune domande. Qualcuno in Trenord avrà aperto un’inchiesta sull’incidente? E in comune? E i carabinieri, che pure sono stati allertati.
Il capotreno si era accorto che le sbarre erano alzate? Io non ricordo segnalazioni sonore, sebbene il treno procedesse a velocità moderata. E se fossi passato con qualche secondo di ritardo?
Sarebbe il caso, per evitare incidenti nel futuro, che certe domande avessero risposta. Che anche in Pomelasca ci fossero telecamere e segnalazioni.
Perché quello è lo stesso posto dove è morto Diego Andreani, il 22 dicembre scorso. Investito da un treno. Si è detto che aveva le cuffiette e non ha sentito il treno arrivare.
Ma se passi sotto le sbarre, guardi a destra e sinistra.
A meno di non essere incosciente. O a meno che le sbarre non fossero su”.