Erba

Dolore a Erba per la scomparsa di Angelo Miotto, volto della città

Miryam Colombo 7 Settembre 2021

Cronaca, Erba

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Il “calicione” realizzato dal signor Angelo Miotto

 

ERBA – La città perde un pezzo della sua storia e un pilastro della sua comunità: è scomparso domenica all’età di 97 anni il signor Angelo Miotto. I funerali si terranno oggi, martedì, alle 15 presso la Chiesa Prepositurale.

Classe 1924, “Angelino”, come era conosciuto tra gli erbesi, era nato e vissuto a Erba dove lavorava insieme al cugino Marco Miotto in un laboratorio di cardatura e filatura in via Mazzini. Lavoratore instancabile e geniale artigiano, fuori dall’azienda Angelo Miotto continuava a dare espressione alla sua grande manualità realizzando vere e proprie opere d’arte, tra cui la riproduzione della chiesa di Santa Eufemia e quella della chiesa di Sant’Abbondio, create rispettivamente in 4 e 7 anni di lavoro.

Ma più di tutte si ricorda il calice in ferro battuto, il cosiddetto “calicione”, che Miotto aveva portato a termine nel 1991, alle spalle 20 anni di lavoro, dopo aver realizzato già negli anni ’60 un primo calice poi portato in Brasile. Quel “calicione” che per il signor Angelo “era capace di far catechesi anche se era muto”, come aveva raccontato, e che per anni era stato posto sul sagrato della Chiesa Prepositurale di Erba prima di partire per Genova, Tortona, Caravaggio, Assisi, Bolsena e Orvieto, dove era stato richiesto.

Persona buona e dal cuore grande, guidato da una fortissima fede, Angelo Miotto aveva poi dedicato la vita alla sua famiglia, all’amatissima moglie Anna di cui era vedovo, alla figlia Ines, già scomparsa, al figlio Ferruccio, storico capodistaccamento dei Vigili del Fuoco, senza dimenticare però la sua Erba e soprattutto gli erbesi a cui si era dedicato attraverso il volontariato, in particolare a Lariosoccorso e a Ca’ Prina.

Sono quindi tante le persone che oggi si stringono attorno al dolore della famiglia Miotto dimostrando affetto e commozione per un uomo che, con la sua semplicità e generosità, molto ha donato alla sua città senza mai chiedere nulla in cambio.

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