“Crac” Perego Strade: gli ambientalisti si costituiscono parte civile

Lorenzo Colombo 27 Novembre 2013

Cronaca

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perego stradeLECCO – Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ha depositato nella giornata di ieri, 26 novembre, in Tribunale a Lecco, la richiesta di costituzione come parte civile nel processo contro i presumibili danni ambientali causati dalla Perego Strade (impresa infiltrata dalla ‘ndrangheta smascherata nell’indagine “Infinito”) nei cantieri delle province di Lecco e di Como.

Sono allarmanti i dati contenuti nel decreto di rinvio a giudizio dei titolari della Perego Strade (insieme ad altre persone legate altre aziende di lecchese e comasco con legami nella ‘ndrangheta): si parla di circa 2.600 tonnellate di rifiuti di diversa origine (provenienti da vari cantieri, tra cui alcuni di Canzo, Como e Milano) che sarebbero stati depositati abusivamente, ovvero senza autorizzazione, nell’area della ex cementeria di CassagoBrianza.

“Si parla inoltre di circa 110 mila metri cubi di macerie da demolizione provenienti da 78 cantieri (per un totale di più di 6 mila trasporti con camion), depositati dapprima a Cassago e poi portati in alcuni cantieri della zona, tra cui quello del nuovo Ospedale S. Anna di Como, del raddoppio ferroviario Carnate-Airuno, dello svincolo stradale di Luragod’Erba, e poi cantieri di OrsenigoNibionno ed altri ancora. Il tutto si sarebbe verificato nel periodo che va dal 2008 al 2009″, spiegano gli ambientalisti.

Proprio qualche anno prima, nel 2006, il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” lanciò un allarme sui possibili danni ambientali derivanti dal deposito di inerti nella miniera di CassagoBrianza, annessa all’area dell’ex cementificio.

“Così scrivevamo nello specifico “… non è chiaro chi e come eseguirà i controlli sul materiale conferito. La preoccupazione è infatti che i controlli vengano delegati … alle stesse imprese edili che conferiranno i loro scarti”, e paventavamo possibili conferimenti di “materiali inquinanti” nell’area adiacente la ex cementeria di Cassago”.

Per questi motivi il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ha depositato, in occasione dell’udienza che si è tenuta presso il Tribunale di Lecco, la richiesta di costituzione di parte civile, presupponendo un danno ambientale inestimabile (questo nel caso si rivelassero fondati gli elementi raccolti dalla Procura).

“Occorre infatti considerare che una parte dei rifiuti risulterebbe tutt’ora interrata in corrispondenza di importanti strutture pubbliche come appunto il nuovo Ospedale S. Anna o opere viabilistiche e ferroviarie realizzate negli ultimi anni”.

Nella prossima udienza, fissata per il 10 dicembre, il Giudice deciderà in merito al riconoscimento della costituzione di parte civile del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi, associazione che da più di 20 anni combatte gli scempi ambientali nel territorio compreso tra le province di Como, Lecco, Monza-Brianza.