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Cooperanti rapite in Siria, anche Asso con il fiato sospeso

Lorenzo Colombo 7 Agosto 2014

Asso, Cronaca

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rapite in siriaASSO/SIRIA – Due italiane sono da giorni irreperibili in Siria e si teme che siano state rapite. Le due, Vanessa Marzullo di Brembate e Greta Ramelli di Besozzo, si trovavano ad Aleppo per lavorare a progetti umanitari indipendenti nel settore sanitario idrico e sulla loro scomparsa, hanno fatto sapere dal ministero “sta lavorando l’Unita’ di crisi e la nostra intelligence”.

Le due giovani erano attiviste per il progetto da loro fondato a marzo insieme a Roberto Andervill, Horryaty e fanno parte del gruppo “Rose di Damasco” di Asso, con cui c’è una collaborazione. Proprio la sera della scomparsa delle due italiane, la fondatrice dell’associazione che si occupa di reperire fondi per la Siria, Silvia Moroni, aveva appuntamento con loro via Skype. Un appuntamento a cui le ragazze non si sono presentate. 

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Greta e Vanessa, con l’associazione, dopo aver visitato i due centri di Primo Soccorso, si sono accorte di poter rilevare le principali problematiche nell’ambito dell’assistenza medica: carenza di personale adatto e di materiale essenziale per condurre assistenza sanitaria di base e di emergenza.

Gli obiettivi?Attivare un corso base di primo soccorso e rifornire alcune aree di kit di emergenza di Primo Soccorso corredati di tutto il materiale occorrente e garantire ai pazienti malati di patologie croniche di accedere alle giuste terapie rispettando i tempi, dosi e qualità dei farmaci.

Ora tutto il Paese è con il fiato sospeso per la mancanza di contatti dal 1° di agosto. Si sta cercando di capire cosa è successo e chi può aver rapito le giovanissime che erano in Siria per fare del bene.