Erba

Controlli della Finanza, scoperti 17 lavoratori in ‘nero’, uno a Erba

Caterina Franci 1 Giugno 2022

Cronaca, Erba

COMO/ERBA – Prosegue incessante l’impegno della Guardia di Finanza di Como volto alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di “lavoro sommerso”. Le Fiamme Gialle lariane, nei giorni scorsi, hanno scoperto 17 lavoratori impiegati in “nero” e 2 lavoratori irregolari.

I Finanzieri della Compagnia di Olgiate Comasco hanno scoperto, in tre pizzerie, una nel comune di Villa Guardia e due nel comune di Olgiate Comasco, due soggetti di nazionalità italiana, due di nazionalità pakistana, uno di nazionalità egiziana e uno di nazionalità albanese intenti a prestare la propria opera “in nero”. Mentre, in un bar ad Appiano Gentile, hanno trovato altri due lavoratori italiani e uno rumeno in “nero”. Infine, in una gelateria sempre a Villa Guardia, è stato scoperto un ulteriore lavoratore di nazionalità italiana in “nero”.

Inoltre, i Finanzieri della Compagnia di Erba, nell’erbese, hanno scoperto, in una pizzeria, in un ristorante e in un bar nei comuni di Cabiate, Mariano Comense e Cantù, 4 lavoratori in “nero”, 3 di nazionalità italiana e uno venezuelana nonché ulteriori 2 lavoratori irregolari di nazionalità italiana. Nei confronti del esercizio marianese, è stata richiesta la sospensione dell’attività in quanto, nel giorno dell’intervento, i lavoratori “in nero” accertati superavano la soglia del 10% della totalità dei lavoratori impiegati. Un altro lavoratore “in nero” è stato scoperto intento a prestare la sua opera in un salone da parrucchiere nel comune di Erba.

Nel contempo, i Finanzieri del Gruppo Como, accedendo presso un ristorante in Como, hanno scoperto 1 lavoratore in “nero” di nazionalità italiana. Mentre, in un bar, sito sempre in Como, sono stati trovati altri 2 lavoratori italiani in “nero”. Nei confronti di quest’ultimo esercizio commerciale, è stata richiesta la sospensione dell’attività in quanto, nel giorno dell’intervento, i lavoratori “in nero” accertati superavano la soglia del 10% della totalità dei lavoratori impiegati.

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