Como. Carabinieri in festa per il 202° anno di fondazione. I dati dell’attività

Lorenzo Colombo 7 Giugno 2016

Attualità, Cronaca

festa carabinieri_fondazione_genericaCOMO – Grande partecipazione, anche a Como, al 202° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, la cui cerimonia si è svolta lunedì nella Caserma di piazza Duca d’Aosta a Como.

Un momento tradizionale in occasione del quale il Comando Provinciale ha presentato i numeri dell’attività svolta dal primo maggio 2015 al 30 aprile 2016 su tutto il territorio provinciale ma è stato anche il momento per effettuare la consegna delle ricompense ai militari che si sono contraddistinti.

Per quanto concerne i numeri dell’attività dal primo maggio 2015 al 30 aprile scorso si sono registrare 46.506 chiamate d’emergenza, 301 persone arrestate, 2451 denunciate in stato di libertà, 101.118 persone identificate, 73.212 automezzi controllati, oltre 46 chili di droga sequestrati,  65 armi da fuoco sequestrate insieme a 1.785 munizioni e 46 armi bianche; sono stati inoltre eseguiti 25.970 servizi a carattere preventivo; 1.114 Servizi di ordine pubblico oltre ad aver perseguito il 91% di tutti i delitti denunciati alle FF.PP. in Provincia.

“I dati, seppur positivi e di piena soddisfazione, non devono essere considerati da nessuno di noi un punto di arrivo, ma devono rappresentare uno stimolo per riuscire a rispondere nel futuro, in modo ancor più completo, alla domanda di sicurezza che viene dalla cittadinanza ed alla sfida che viene dalla criminalità – ha dichiarato il comandante, colonello Roberto Jervolino –  Siamo sempre particolarmente attenti a prevenire le possibilità di infiltrazione della criminalità organizzata nelle attività economiche, per condizionarne la gestione, anche attraverso pratiche estorsive ed usurarie e ciò non solo mediante una continua e il più possibile capillare attività di controllo del territorio ed investigativa, ma anche attraverso un’attenta penetrazione informativa condotta dalle specifiche componenti, nonché attraverso un’intensa attività di collaborazione tra tutti Reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri e con le altre Forze di Polizia”.

Oltre ai dati sopra citati, nello stesso periodo: il 15 dicembre 2015 ed il 21 marzo 2016, nella provincia di Monza Brianza, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Como con il supporto dei militari del Reparto Crimini Violenti del ROS di Roma, nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio dell’arch. Alfio Vittorio Molteni, avvenuto a Carugo (CO) il 14 ottobre 2015, hanno arrestato sei persone ritenute responsabili a vario titolo dell’omicidio, detenzione e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo, danneggiamento a seguito di incendio, rapina, furto e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le attività proseguono a ritmo serrato al fine di individuare il complice dell’autore materiale ed i mandanti dell’efferato omicidio.

Il 31 dicembre 2015, a Casale Monferrato (AL) al termine di spedita e ininterrotta attività d’indagine svolta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Como e dal personale della Compagnia Carabinieri di Cantù, è stato rintracciato e tratto in arresto il responsabile dell’omicidio, avvenuto il giorno prima nel comune di Locate Varesino (CO), di un giovane di origine albanese, assassinato con un colpo d’arma da fuoco esploso in pieno volto a distanza ravvicinata da un suo connazionale.

“Nel corso degli ultimi quattro anni – ha proseguito il colonnello Jervolino – sono stati brillantemente risolti, tutti i casi di omicidio e di tentato omicidio. E di questo voglio dare atto agli ottimi investigatori di cui si avvale questo Comando Provinciale. Tra i delitti più efferati verificatisi in provincia, voglio ricordare: l’omicidio avvenuto il 3 gennaio 2014 a Gera Lario, allorquando un uomo venne raggiunto da tre colpi d’arma da fuoco. Il processo (interamente indiziario) conclusosi, in 1° grado, con la condanna a 18 anni di carcere, nei confronti dell’assassino ha dimostrato la bontà dell’impianto accusatorio fondato sulla particolareggiata ricostruzione dell’evento e sulla raccolta scrupolosa degli indizi da parte dei Carabinieri che hanno operato. In occasione dell’omicidio di una giovane donna, avvenuto il primo marzo 2014 a Mozzate, la componente investigativa dell’Arma, che ha rapidamente individuato i due responsabili del delitto, ha accertato l’ulteriore responsabilità degli stessi, in concorso con altre due persone, di un precedente ed altrettanto efferato omicidio di un uomo, sentimentalmente legato alla donna uccisa in questa Provincia, perpetrato a Rimini. Tutti e quattro responsabili sono stati assicurati alla giustizia”.

Il Colonnello ha poi aggiunto: “Tra i risultati conseguiti voglio anche citare il rassicurante calo delle rapine alle banche, che si è evidenziato in provincia negli ultimi 4 anni e reso noto dal Signor Prefetto (Bruno Corda, ndr), pochi giorni fa, in occasione del rinnovo del ‘Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità in banca’. Da 11 rapine nel 2013 siamo passati a 3 nel 2014, 2 nel 2015 e a zero rapine, fino ad oggi: un chiaro indice di funzionalità del Protocollo appena rinnovato ma, certamente, il brillante risultato va anche a merito delle Forze di Polizia che in città e in Provincia, hanno, evidentemente, svolto un’efficace e concreta attività di prevenzione e vigilanza rispetto ai numerosi istituti bancari”.

Un fenomeno criminale in preoccupante crescita è quello delle truffe agli anziani: le denunce presentate all’Arma negli ultimi tre anni sono state 44. Si tratta di un reato particolarmente odioso perché va a colpire una fascia debole che, si è riscontrato, qualche volta tende anche, per vergogna, a non denunciare neppure quanto accaduto.

“Ebbene – ha dichiarato il Colonnello – rispetto a tale fenomeno abbiamo posto particolare attenzione operativa conseguendo notevoli risultati. Il 10 maggio u.s., il N.O.R. della Compagnia CC di Como, ha denunciato all’A.G. 4 cittadini italiani, residenti nella Provincia di Napoli, ritenuti responsabili di 23 truffe ai danni di persone anziane, consumate nel territorio comasco nel periodo ottobre 2015 – gennaio 2016. Al riguardo, ci tengo a segnalarlo, la Prefettura di Como ha avviato un’importante iniziativa che consiste nella predisposizione di un ‘vademecum’ contenente consigli e norme di comportamento utili a prevenire la consumazione di tali truffe. Allo scopo di favorirne una capillare diffusione, l’opuscolo sarà distribuito tramite i medici di famiglia e presso le farmacie, sicuri punti di riferimento degli anziani”.

Infine, ma non da ultimo, due importanti operazioni, svolte in collaborazione con il R.O.S. (Raggruppamento Operativo Speciale), concluse sul territorio provinciale: il 28 ottobre 2014, l’indagine “Quadrifoglio”, nel corso della quale sono state tratte in arresto tredici persone, di cui 6 residenti nella Provincia di Como, indagate anche per il delitto di associazione mafiosa. Il 18 novembre 2014, l’indagine c.d. “Insubria”, con l’arresto di 38 persone, delle quali 20 hanno riguardato malviventi collegati con due “locali” dell’ndrangheta in questa Provincia, emerse nel corso di indagine avviata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Como, in seguito ad una serie di atti intimidatori ed attentati incendiari verificatisi in danno di imprenditori nell’area territoriale comasco – canturina.

Il Colonnello ha poi concluso: “Il fine cui tendiamo con tutte le forze e, speriamo, con l’aiuto di tutti, compresi gli organi di stampa, è quello di creare le condizioni per ridurre il senso di insicurezza che affligge parte dei cittadini, così contribuendo all’innalzamento della qualità della vita ed al consolidamento della cultura della legalità, presupposto di ogni possibile miglioramento democratico futuro. Questo è lo sforzo che richiedo a tutti Voi Carabinieri della Provincia attraverso un impegno giornaliero e costante dei singoli reparti, in perfetta unità d’intenti con la Magistratura, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, certi che in questo sforzo non ci mancherà l’aiuto ed il sostegno delle varie componenti sociali, a partire dal semplice cittadino, la cui collaborazione sta aumentando, la cui reattività sembra essersi, insomma, “risvegliata”, e che in diverse occasioni, mediante telefonate tempestive e segnalazioni, ci ha consentito di effettuare arresti in flagranza di reato e sventare furti e altri reati”.

Per quanto concerne le consegne delle ricompense: Encomio Semplice del Comandante della Legione Carabinieri Campania al Capitano Giuseppe Capoluongo. Encomio Semplice del Comandante della Legione Lombardia al Brigadiere Capo Mariano Lucio Dolcemaschio. Elogio scritto del Comandante della Legione Lombardia al Vice Brigadiere Giuseppe Frumenzio. Elogio scritto del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Como all’Appuntato Antonio Damiano. Elogio scritto del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Como all’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Cantù. Elogio scritto del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Como all’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Como.

MOTIVAZIONI RICOMPENSE