Coldiretti Como-Lecco: “Sempre più vacanze gastronomiche”

Lorenzo Colombo 12 Settembre 2021

Cronaca

ERBA – Quasi sei italiani su dieci (59%) in vacanza in Italia, durante l’estate 2021 hanno scelto di visitare frantoi, malghe, alpeggi, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori, ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e portarsi a casa un pezzo di storia della tradizione italiana a tavola. Lo rimarca Coldiretti Como Lecco in occasione del grande rientro in città che, però, non ferma la stagione turistica sui laghi e valli, che anzi divengono meta di un bacino di prossimità, legato soprattutto agli arrivi dalle grandi città e dalla metropoli milanese.

“Tutto dipenderà dal tempo e dal clima, ma l’augurio è che vi siano i presupposti per allungare la stagione fino ad autunno inoltrato” commenta il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi. Intanto, cresce l’appeal di vacanze sempre più “gastronomiche” e attente al legame tra cibo e territorio grazie all’impegno e al lavoro degli imprenditori agricoli che, anche nelle due province lariane, hanno consentito ai turisti di scoprire a 360° il patrimonio agroalimentare che il territorio sa esprimere.

L’acquisto in vacanza di prodotti tipici è una scelta importante per salvarli dall’estinzione dopo che l’emergenza Covid ha colpito duramente il turismo enogastronomico e la ristorazione che rappresentano mercati di sbocco privilegiati delle specialità alimentari locali.  Ora la ricerca dei prodotti tipici è tornata ad essere un ingrediente irrinunciabile – spiega la Coldiretti interprovinciale – delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico che sviluppa un fatturato di oltre 5 miliardi, potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa, la leadership nel biologico con oltre 80mila operatori biologici e la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie di Campagna Amica, oltre alle numerose iniziative di valorizzazione che toccano anche il territorio, dagli itinerari sui costoni terrazzati alle visite nelle cantine e nelle aziende agricole, fino alla possibilità di pranzare e pernottare negli agritursmi in quota aperti in tempo di alpeggio.

Un impegno capillare che si riflette nell’intera penisola, la cui punta dell’iceberg è rappresentata dai Sigilli di Campagna Amica, i 418 cibi antichi salvati dagli agricoltori italiani, grazie alla più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia.

I “Sigilli” 2021, censiti dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica – spiega la Coldiretti – sono prodotti rari che posseggono caratteristiche assolutamente preziose che il mondo contadino ha sapientemente custodito contro l’omologazione e la banalizzazione. In testa alla classifica dei prodotti salvati dall’estinzione ci sono ortaggi, legumi e cereali (il 44% del totale), seguiti da salumi e formaggi ottenuti da 55 razze tutelate (30%), frutta (16%), olio extravergine d’oliva e vino (7%) e miele (3%).

Non a caso il cibo rappresenta quest’anno per quasi il 22% degli italiani la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 56% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza. Solo un 4% dichiara di non prenderlo per niente in esame. “La tavola – evidenzia Coldiretti Como Lecco – è diventata la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche. Anche se preoccupano per la ripresa del turismo e dei consumi fuori casa le crescenti restrizioni con i possibili cambi di colore legati alle nuove fiammate della pandemia Covid”.

Un ruolo importante in tutto ciò è rappresentato dai piccoli borghi dove nasce il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo l’indagine Coldiretti/Symbola, una ricchezza conservata nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche. L’acquisto di un alimento direttamente dal produttore è anche una occasione per conoscere non solo il prodotto, ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalle parole di chi ha contribuito a conservare un patrimonio che spesso non ha nulla da invidiare alle bellezze artistiche e naturali del territorio nazionale. In molti casi la vendita è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni “guidate”, che consente di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, ma anche di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna.

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