Caso Marò: la regione “cacci” l’India da Expo 2015

Admin Altreforme 22 Febbraio 2014

Cronaca

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MaroMILANO – «La mozione che ho sottoscritto, rappresenta un invito forte a una riflessione comune. Non c’è più tempo da perdere». Il consigliere di Forza Italia Alessandro Fermi commenta la mozione, presentata in Consiglio regionale della Lombardia, che ha sollevato polemiche negli ultimi giorni. Il documento prevede, tra le altre cose, la richiesta di esclusione dell’India dall’Expo 2015 nel caso in cui non dovessero essere rilasciati Salvatore Girone e Massimiliano Latorre arrestati in India il 19 febbraio 2012 con l’accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati.

«È chiaro che gli sforzi profusi finora da Roma non hanno portato alcun risultato concreto – sottolinea il consigliere albavillese – e intanto Salvatore Girone e Massimiliano Latorre da due anni sono lontani dalle famiglie e prigionieri ingiustamente. Non è possibile rimanere a guardare e scandalizzarsi se qualcuno tenta di prendere strade diverse per uscire da questo stallo che sembra senza fine».

Giovedì 20 febbraio c’è stato il 26esimo rinvio dell’udienza: ancora oggi, dopo 2 anni, non c’è un capo d’accusa contro i due italiani. Di fronte a questo stato di cose, quindi, alcuni consiglieri lombardi, tra cui Fermi, hanno firmato una mozione urgente in cui impegnano il presidente Roberto Maroni e la sua Giunta, in quanto soci di maggioranza di Expo, a revocare immediatamente la partecipazione dell’India a Expo 2015, in cui lo invitano a chiedere al governo azioni decise e ultimative nei confronti dell’India dirette a riportare a casa in tempi rapidissimi i Marò e a incontrare il console indiano a Milano per manifestare lo sdegno della Lombardia per le modalità con cui fino a oggi è stata gestita la questione dall’India.

«Conosciamo tutti l’importanza dell’Expo per il nostro territorio – conclude Fermi – e sono certo che anche in India siano consapevoli di quale valore abbia la partecipazione a una manifestazione di questo tipo. Con la nostra mozione cerchiamo di scuotere qualche coscienza. Le dichiarazioni di condanna a questa iniziativa, che da più parti si sono sollevate, sono strumentali: fatte da chi, anziché avere a cuore le sorti dei nostri militari, preferisce girarsi dall’altra parte e perdere tempo con polemiche sterili. È scaduto il tempo delle parole, il governo italiano deve trovare subito il modo di sbloccare la situazione e riportare a casa Salvatore e Massimiliano», chiude Fermi.