
CASNATE CON BERNATE – I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Fino Mornasco insieme ai colleghi del NORM della Compagnia CC di Cantù e delle Stazioni CC di Cermenate ed Appiano Gentile, hanno arrestato in flagranza di reato 3 persone mentre tentavano di rapinare un furgone carico di 1700 hard disk per computers, del valore di 220 mila euro circa.
La banda composta dai tre malviventi, tutti milanesi del quartiere Comasina, (uno degli arrestati è figlio di uno storico componente della “banda Vallanzasca”) con numerosi precedenti penali per reati specifici e stupefacenti, aveva abilmente studiato e pianificato il piano d’azione, operando sopralluoghi e verificando accuratamente gli orari ed i movimenti degli automezzi in entrata ed in uscita dalla sede di un corriere della zona.
Intorno alle 10:00 del 5 ottobre, l’azione: a bordo di una utilitaria rubata a Milano nei giorni scorsi, i tre hanno bloccato la strada ad un furgone appena uscito dal magazzino della ditta di trasporti, intimando all’autista di seguirli, spacciandosi per poliziotti. L’uomo è stato immobilizzato e minacciato con delle pistole.
Di certo i tre non avevano previsto, tra il traffico mattutino, il passaggio di una pattuglia della Stazione CC di Fino Mornasco in servizio perlustrativo antirapina opportunamente predisposto a seguito di altri analoghi eventi accaduti all’inizio dell’estate nella medesima zona. Il furgone in sosta sul ciglio della strada e l’auto usata dai malviventi ferma in modo anomalo davanti ad esso non è così sfuggita all’occhio dei militari che immediatamente si sono avvicinati al furgone: accortisi della presenza dei Carabinieri i tre si sono dati alla fuga.
Subito è cominciato un rocambolesco inseguimento, a seguito del quale i rapinatori, raggiunti, sono stati costretti ad abbandonare il loro mezzo di fuga e tentare di allontanarsi a piedi, attraverso i campi adiacenti. Uno di loro è stato subito fermato dai Carabinieri e gli altri poco dopo.
Recuperate tre pistole, risultate essere armi a salve, abbandonate durante la fuga. Sull’auto è stato invece rinvenuto tutto il materiale per sequestrare l’autista: rotoli di nastro adesivo per legarlo ed imbavagliarlo, giubbotti catarifrangenti, cappelli per il travisamento e guanti. Il modus operandi riscontrato è similare a quello utilizzato in altri recenti ed analoghi casi di rapine ai danni di corrieri, per i quali sono in corso indagini volte ad appurare la responsabilità della banda di milanesi individuata ieri.
I tre arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Como, mentre la refurtiva è stata restituita agli aventi diritto.