Aveva una boutique di false griffe in casa, denunciata una donna

Redazione 8 Giugno 2023

Cronaca, Olgiatese

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ROVELLASCA – Nel corso degli ultimi giorni, i Finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Olgiate Comasco, all’esito di una incisiva attività investigativa, svolta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Como, hanno provveduto a denunciare una donna, residente a Rovellasca, per i reati di contraffazione, ricettazione e indebita percezione di reddito di cittadinanza.

Le investigazioni hanno consentito di svelare l’esistenza di una vera e propria boutique di false griffe, appartenenti a note case di moda, allestita all’interno di un appartamento di Rovellasca e ampiamente pubblicizzata su apposite pagine online.

Quest’ultime fungevano da vere e proprie vetrine digitali, dove poter scegliere il prodotto, la taglia e ricevere informazioni per i pagamenti nonchè ottenere, direttamente, la spedizione del capo d’abbigliamento contraffatto a domicilio.

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Identificato celermente il soggetto che realmente gestiva le pagine online, è stata notiziata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, la quale ha disposto la perquisizione dell’abitazione, in quanto ritenuto luogo d’esercizio dell’attività illecita.

Le attività di polizia delegate hanno permesso di sequestrare oltre 500 capi d’abbigliamento/accessori contraffatti, pronti per essere venduti, oltre a copiosa documentazione manoscritta concernente l’attività illecita svolta nel tempo. L’analisi degli elementi probatori raccolti e la minuziosa ricostruzione delle attività di compravendita effettuate ha consentito di acclarare come l’attività venisse esercitata già da alcuni mesi, sebbene la donna avesse richiesto ed ottenuto l’erogazione di strumenti di sussidio quali il reddito di cittadinanza. Le indagini condotte, infatti, hanno dimostrato che, nel corso dell’ultimo periodo, erano stati incassati, dalla vendita dei prodotti contraffatti, proventi per oltre 14 mila euro senza che gli stessi venissero segnalati all’INPS per la decadenza dal beneficio.

L’attività di indagine si è conclusa con la segnalazione alla Procura della Repubblica di Como della donna e con la sottoposizione, ad ordinaria tassazione IRPEF ed IVA, dei proventi illeciti incassati.