Albavilla, il sindaco Castelnuovo: “Ecco perché i seggi restano a scuola”

Caterina Franci 5 Settembre 2020

Cronaca

ALBAVILLA – “La riflessione sullo spostamento dei seggi elettorali per evitare un ulteriore stop alle lezioni è stata ampiamente sviluppata, insieme agli uffici, proprio perché l’Amministrazione Comunale avrebbe voluto evitare alle famiglie due giorni di disagio per l’interruzione delle lezioni (lunedì 21 e martedì 22). Sono state vagliate diverse alternative ma, purtroppo, con le attuali regole l’unica possibilità resta la scuola”. Il sindaco di Albavilla Giuliana Castelnuovo ha fatto chiarezza sulla dibattuta questione scuola ed elezioni.

Nei giorni scorsi l’esponente della Lista Civica Albavilla Marcello Molteni aveva commentato con un post su facebook l’opportunità di spostare le sedi del voto referendario in altri luoghi per evitare disagio a studenti e famiglie meno di una settimana dopo la ripresa delle lezioni. “Diversi Comuni hanno fatto questa scelta – aveva detto Molteni – da Bergamo a paesi più simili al nostro come Lurago d’Erba. Ad Albavilla si poteva fare di più? Forse sì! – si legge nel posto – Dall’utilizzo della sala civica o altri spazi di proprietà comunale alla possibile richiesta di aiuto e ospitalità presso l’oratorio albavillese o presso altre strutture di associazioni. Se si fosse ancora in tempo sarebbe bene che qualcuno si muovesse, se fossero state sondate tutte le possibilità senza fortuna invece viene a galla una mancanza di spazi pubblici adeguati. Intanto a pagarne le conseguenze saranno ancora una volta bambini e ragazzi”.

E’ stato il sindaco Castelnuovo a cercare di spiegare la situazione, sempre attraverso un post sul gruppo Vivere Albavilla: “La ricognizione delle strutture è stata impostata sulla scorta della normativa vigente e delle circolari della Prefettura del 20 luglio e del 13 agosto, e con ordine abbiamo valutato, le palestre, ma purtroppo le palestre sono collegate alla scuola quindi le lezioni sarebbero state sospese ugualmente; Villa Giamminola: sono solo due i locali che hanno i requisiti per essere adibiti a seggio elettorale, l’ambulatorio e il circolo pensionati, e sarebbe rimasto il problema di dove allocare gli altri 4 seggi, precisando che in questa fase di emergenza sanitaria l’ambulatorio non può essere smantellato perché sta facendo servizi di test sierologici alla popolazione; la Sala Consiliare e la Sala Civica non posseggono i requisiti ex art. 42 D.P.R. 361/1657; ex Cag di Via Cesare Cantù: non è fruibile in sicurezza; gli uffici comunali di Piazza Roma: ci sono solo due uffici che possono essere adibiti a seggio elettorale: l’ufficio ragioneria e l’ufficio servizi sociali. In ogni caso anche unendo queste parziali destinazioni non avremmo raggiunto il minimo numero e necessario di 6 seggi”.

“Proprio per tutti questi motivi – ha detto il sindaco – sono stati veramente pochissimi i comuni che sono riusciti ad istituire i seggi elettorali fuori dalla scuola. Sono stati citati comuni come Bergamo e Lurago d’Erba. Bergamo, credo non paragonabile in termini di spazi pubblici a una realtà come Albavilla, è riuscito a trovare spazi alternativi per il 50% degli elettori. Lurago d’Erba, con un numero di elettori nettamente inferiore ai nostri, ha individuato l’oratorio che per come è strutturato rispetta i requisiti normativi e ministeriali (l’edificio oratoriale ha prevalenza di spazi al piano terra, numero adeguato di accessi e uscite, sicurezza viabilistica, parcheggi etc) a differenza dei nostri oratori”.

“Comprendo perfettamente il disagio per le famiglie ma con le attuali regole l’unica possibilità resta la scuola” ha concluso Castelnuovo.

NOTIZIE DELLE ULTIME 24 ORE