Erba

Al tg2 la mamma di Ilaria: “Denunciare le violenze”

Admin Altreforme 12 Ottobre 2013

Cronaca, Erba

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Orietta Visentin mamma di Ilaria Pagliarulo

ERBA – “Denunciare queste persone perché non sono esseri umani”. Affida il suo sfogo ai microfoni del Tg2 Orietta Visentin, la mamma di Ilaria Pagliarulo, l’erbese di 20 anni uccisa dal fidanzato nella loro casa in Puglia (vedi articolo).

Oggi l’ennesimo caso di femminicidio: una donna di 52 anni è stata uccisa in provincia di Viterbo.

Il Tg2, quindi, ha deciso di affidare alla mamma di Ilaria un appello da rivolgere a tutte le donne vittime di violenza per evitare che subiscano lo stesso sfortunato destino di sua figlia.

“Qualcosa si deve muovere, per forza, perché non si può andare avanti così. Sono cose che non dovrebbero succedere”. Queste le parole di mamma Orietta, che ha riportato la figlia a Erba per l’ultimo saluto e per seppellirla accanto al padre nel cimitero di Crevenna (vedi articolo).

Il servizio del telegiornale ha alternato la ricostruzione della vicenda di Ilaria, fatta dalla giornalista, alle parole della di Orietta. Come tante mamme aveva sentito subito che qualcosa non andava in quel rapporto, la ragazza però non si era mai confidata con lei: “Mia figlia non mi ha mai detto niente, mi ha sempre nascosto tutto: è quella la mia rabbia”. Una verità tragica, scoperta solo quando era troppo tardi. “I graffi? Mi diceva che era stato il gatto”, ricorda Orietta. Bugie che spesso le donne vittime di abusi raccontano a se stesse e agli altri. Difficile capire, ma la signora Orietta ci prova lo stesso: “Tante volte per paura, paura che possano andare oltre”. E invece l’unica soluzione è vincere la paura e chiedere aiuto subito, dopo il primo schiaffo o la prima minaccia – sottolinea la giornalista che ha realizzato il servizio – senza aspettare ancora, senza sperare che la situazione cambi. E quindi l’appello di mamma Orietta a tutte le donne che subiscono violenza per evitare ad altre mamme di soffrire come lei per la morte di altre figlie, di altre donne. “Denunciare queste persone perché non sono esseri umani”.