ERBA – “Nulla avviene per caso”. Decisamente commossa l’omelia pronunciata da don Bassano Pirovano in occasione dell’ultimo saluto a Paolo Barattin, il ragazzo di 23 anni, morto carbonizzato dopo un incidente sull’Arosio-Canzo avvenuto venerdì 20 dicembre (vedi articolo). La chiesa prepositurale di Erba non è stata sufficientemente capiente per ospitare tutti gli amici che gli hanno tributato l’ultimo saluto sabato 28 dicembre.
“Nel Padre Nostro diciamo “Sia fatta la tua volontà” ma quante volte vorremmo fosse fatta la nostra? Vorremmo si realizzasse quello che vogliamo nel nostro cuore? Ora dobbiamo chiedere al Signore di aiutare mamma Renata, papà Giovanni e il fratello Andrea ad affrontare questo grande dolore. Paolo è stato un esempio di forza, coraggio e generosità. Era un ragazzo disponibile e con il sorriso. Riassaporiamo i momenti vissuti con lui e contemporaneamente guardiamo in alto per affidarlo al Padre che è nei cieli”.
Occhi lucidi e voci in coro al canto del Padre Nostro cui Paolo è stato affidato.
“Si dice che il tempo lenisce il dolore ma in realtà più passa il tempo e più mancherà, più lo vedremo in ogni angolo – ha proseguito don Bassano – E’ bello essere qui numerosi per chiedere al Signore di prendere con sé Paolo. Quello che succede è per dare a tutti qualcosa di più grande. Un giorno vedremo quello che oggi non vediamo e godremo quello che oggi non godiamo”.
“Questi sono momenti in cui la nostra fede viene messa alla prova”, ha commentato don Giovanni Afker che ha celebrato con don Bassano.
E, al termine della Comunione, anche il corpo musicale Santa Cecilia di Albavilla ha suonato un ricordo.
È seguito il commosso intervento di un giovane cugino che ha letto il saluto per la famiglia: “Caro Paolo, i prossimi mesi saranno difficili ma contiamo sul tuo aiuto. Questa è stata una tragedia e tutti ci chiediamo “Perché?” senza trovare una risposta. Forse un giorno lo capiremo… Forse Dio aveva bisogno di un grande chef e ha voluto te. Se l’avessimo saputo, ti avremmo donato in altro modo”. E poi è stata la volta dei ricordi più personali, da quelli dell’infanzia alla vacanza a Parigi, fino ai progetti per il futuro. “Hai lasciato tantissimi bei ricordi. Questa è la vita, un viaggio e ogni tanto qualcuno il viaggio lo lascia”. Ha quindi letto la benedizione del viaggiatore irlandese e ha chiuso affermando che “Paolo sarà il più forte angelo custode di tutta la sua famiglia”.
All’uscita dalla chiesa, alcune auto hanno “rombato” per lui e la squadra ha firmato la sua divisa. Paolo ora sarà cremato e poi deposto al cimitero di Crevenna dove già riposa una sua nonna. Anche in quell’occasione ci sarà una cerimonia in suo ricordo.
