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Verde Urbano, 67mq per abitante a Como. Rolfi: “Investire su boschi e orti contro crisi climatica”

viviana 24 Giugno 2021

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L’assessore Fabio Rolfi

COMO – L’Assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, si pronuncia riguardo l’esito dell’indagine di Coldiretti, i cui dati sono stati diffusi a dicembre 2020, che mostra la diffusione del verde urbano nelle province lombarde:

“Il report Coldiretti sul verde urbano evidenzia dati preoccupanti. Siamo sotto la media nazionale in città importanti,  si è fatto poco in queste città per contrastare il cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria”.

L’emergenza climatica è uno dei temi cardine dell’Europa che vuole ripartire dopo la crisi dovuta alla pandemia, tanto da essere stati destinati fondi per gli investimenti del Recovery Fund. A questi e ad altri stanziamenti della Regione Lombardia si riferisce l’assessore Rolfi affinché si possa migliorare la qualità dell’aria rendendo le città più vivibili:

Servono politiche locali più concrete ed efficaci che sfruttino anche le opportunità messe in campo da Regione Lombardia: solo negli ultimi due anni abbiamo messo a disposizione 16 milioni di euro per boschi urbani e infrastrutture verdi di pianura”.

Secondo l’indagine Coldiretti, nelle città lombarde capoluogo emergono questi numeri : a Lecco ogni abitante ha a disposizione 15,4 metri quadrati di verde urbano; segue Milano con 17,8; quindi Varese con 19,3; poi Pavia con 24,1. E quindi Bergamo con 25,4; Brescia con 26 metri quadrati per abitante; Cremona con 31,6 metri quadrati; Mantova con 40,3 metri quadrati; Monza con 58,3 metri quadrati per abitante; Lodi con 58,6; Como con 67,6. Infine, troviamo Sondrio con 298,2 metri quadrati di verde urbano pro capite. Il dato medio nazionale è di 33,8 metri quadrati.

“Stiamo già lavorando – ha detto l’assessore – a una legge regionale sull’agricoltura urbana per potenziare tetti verdi, orti urbani, infrastrutture ecologiche. La nuova Pac e il green deal – ha sottolineato – devono essere occasione per rilanciare il verde e la forestazione urbana, inserendola a pieno titolo nelle politiche agricole anche per valorizzare il ruolo degli agricoltori nella gestione del verde e nella manutenzione. Dobbiamo sviluppare – ha concluso l’assessore Rolfi – filiere locali in ambito vivaistico per valorizzare le essenze arboree autoctone ed evitare le importazioni di piante inadatte al nostro contesto”.

Il ripopolamento arboreo di parchi e giardini, secondo Coldiretti, è la chiave di volta ambientale, perché gli alberi sono in grado di catturare la CO2 presente nell’atmosfera, restituendo ossigeno e facendo abbassare la temperatura atmosferica. Il risultato sarebbero quindi estati meno torride e, di conseguenza, più vivibili.

Il progetto “Bosco vivo e foreste urbane”, presentato da Coldiretti e Federforeste, si propone di piantare in Italia, con le risorse del Recovery Fund, 50 milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane, anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali.

Il progetto si pone anche l’obiettivo di gestire il patrimonio forestale in maniera sostenibile per contribuire al raggiungimento della cosiddetta “neutralità climatica” entro il 2050 favorendo lo stoccaggio del carbonio da parte delle superfici forestali e delle foreste urbane.