Como

Turismo. Como e Lecco unite firmano il Patto per il Lago

Caterina Franci 20 Giugno 2018

Como

COMO – Le province di Como e Lecco uniscono le forze: è stato sottoscritto martedì a Villa Erba a Cernobbio, il “Patto per il Lago di Como, Ceresio e Laghi minori”, accordo firmato all’interno degli Stati Generali del Lago di Como da Istituzioni, Enti, Associazioni di Categoria, Sindacati, Università e Centri di ricerca per permettere al territorio e ai protagonisti dei due territori di lavorare insieme per valorizzare la “risorsa lago” a 360 gradi, a fini turistici, culturali e produttivi.

Patrimonio, identità, tutela e sviluppo le parole chiave dell’accordo e del lavoro che da oggi in avanti scaturirà dall’unione di tutti i soggetti firmatari, tra cui Confartigianato Imprese Lecco.

“A pochi giorni dalla XVI Giornata dell’Economia – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva – gli Stati Generali rappresentano una prima concreta azione strategica per lo sviluppo dell’intero territorio lariano, finalizzata parallelamente alla salvaguardia ambientale e paesaggistica dentro un ragionamento di sviluppo sostenibile. Diversi i soggetti coinvolti, ognuno pronto a portare la propria specificità, nella prospettiva di offrire le migliori condizioni per la costruzione di filiere integrate e la co-creazione di progetti pubblico-privati, tutti mirati alla valorizzazione della risorsa lago. Lecco da sempre esprime interesse per il settore nautico, specie sul piano della ricerca e dell’innovazione, e lo fa con il “Laboratorio per la nautica” del Polo Territoriale di Lecco del Politecnico di Milano, nato per fare emergere la capacità di innovazione delle nostre imprese, comprese quelle per i nuovi materiali”.

Confartigianato ha distribuito tra i propri associati, così come gli altri Enti e associazioni coinvolti, un questionario collettivo che si è dimostrato la base da cui partire per un’analisi attenta dei bisogni e delle aspettative degli utenti, dal cittadino all’imprenditore, dal turista all’operatore economico. Un dato su tutti: la priorità per la filiera nautica è risultata la formazione di figure artigiane con relativo trasferimento delle conoscenze dei “maestri d’ascia”.