Como

Nel comasco più giovani al lavoro ma calano i diplomati

Redazione 20 Novembre 2022

Como, Economia/Lavoro

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LECCO –  A Como  il tasso di occupazione giovanile nel 2021 è aumentato di quasi quattro punti percentuali (passando dal 35,1%* del 2020 al 39,2% del 2021) al contrario a Lecco è fortemente diminuito passando dal 44,1% del 2020 al 39,3% del 2021.  Un risultato complessivo che colloca la provincia di Lecco e quella di Como rispettivamente al 7° e all’8° posto in Lombardia, comunque al di sopra della media regionale (pari al 38,2%). E’ quanto emerge dal report “I Giovani tra Lavoro e Formazione” presentato in occasione di Young, il salone dell’Orientamento che si è concluso nei giorni scorsi a Lario Fiere (vedi articolo).

E’ quanto emerge dal report “I Giovani tra Lavoro e Formazione” presentato in occasione di Young, il salone dell’Orientamento che si è concluso nei giorni scorsi a Lario Fiere (vedi articolo).

L’elevato livello di scolarità nella fascia 15-19 anni e l’alta propensione verso una formazione universitaria (fortemente correlata al processo di liceizzazione in atto da alcuni anni, processo ben diffuso sia nell’area lecchese, con il 52,9% di maturati liceali al termine dell’anno scolastico 2021/22, che in quella comasca, dove la quota liceale si è attestata al 52,4%), hanno in parte ridimensionato il flusso di soggetti in uscita dal sistema formativo per inserirsi nel mercato del lavoro alla ricerca di un impiego.

I valori della quota di Neet – per la fascia 15-29 anni e relativi al 2021 – evidenziano comunque la presenza, nei territori lariani, di uno scenario non ideale, ma neppure particolarmente critico: il valore dell’indice posiziona la provincia di Lecco al 4° posto in Lombardia (ovviamente partendo dal valore più basso), con una percentuale di NEET pari al 16,4%, e quella di Como al 6° posto (17,6%); ad ogni modo, entrambe le province hanno dati migliori rispetto a quello medio regionale (18,4%).

Un aspetto da non sottovalutare nelle analisi delle dinamiche occupazionali giovanili, rimarcato dal rapporto, riguarda la difficoltà di reperimento di personale segnalata dalle imprese: sia a Lecco che a Como circa il 39% delle assunzioni programmate sono considerate di difficile reperimento, livello che colloca i due territori lariani fra quelli “più difficili” della Lombardia con riferimento al soddisfacimento dei fabbisogni professionali delle imprese (preceduti solamente dalla provincia di Varese).

“Tali difficoltà sono determinate, nel caso delle imprese lecchesi e comasche – si legge nel report – non tanto da inadeguati livelli di formazione, quanto soprattutto dalla scarsità nel territorio di figure necessarie alle esigenze delle imprese stesse: in altri termini, una offerta di lavoro non sufficiente a soddisfare le necessità della domanda, ovvero delle aziende”.

Le assunzioni di laureati previste nel 2021 rappresentano il 13% del totale a Lecco e l’11% a Como: quote in diminuzione rispetto a quelle registrate nel recente passato e che collocano le due province in posizione centrale nel ranking lombardo: Lecco al 5° posto e Como all’8°.

Più elevata, sempre nel 2021, è la propensione delle imprese lariane ad assumere figure «high skill» (tecniche, specializzate, intellettuali): a Lecco è pari al 19% del totale e a Como al 17% (in entrambi i casi in calo rispetto all’anno scorso); Lecco si posiziona anche in questo caso al 5° posto in Lombardia, così come Como conferma l’8a posizione della graduatoria precedente.

Trovare lavoro fuori provincia

Negli ultimi anni sono stati consistenti i flussi di giovani lecchesi, in primo luogo quelli con un livello di istruzione medio-alto, che hanno trovato occasioni di impiego nella Brianza monzese e nell’area metropolitana milanese; di rilievo risultano anche i flussi per motivi di lavoro verso le province di Bergamo e di Como.

L’area milanese e la provincia di Monza Brianza sono fortemente attrattive anche per molti giovani residenti in provincia di Como; di rilievo, per questi ultimi, anche i flussi per motivi di lavoro verso l’area lecchese e la provincia di Varese e, per un segmento consistente di giovani, verso il territorio ticinese.

Dopo le difficoltà che hanno investito nel 2020 il sistema economico lariano a causa della pandemia, il quadro occupazionale relativo al segmento giovanile (15-24 anni) nel 2021 risulta diverso a seconda della provincia considerata: mentre a Como gli effetti della crisi sull’occupazione giovanile si sono fatti sentire con effetto immediato (con l’evidente calo registratosi due anni fa degli occupati di questa fascia d’età), a Lecco, dopo un 2020 che ha visto paradossalmente aumentare il numero di giovani occupati, il calo si è verificato nel 2021.

Diplomati in diminuzione

Ancora in flessione il flusso di studenti che hanno conseguito un diploma nella scuola secondaria di 2° grado (scuola superiore) in provincia di Como così come in provincia di Lecco.

Al termine dell’anno scolastico 2021/2022, nel comasco si registrano poco più di 3.800 diplomati, in diminuzione rispetto ai circa 4.000 del precedente anno scolastico e ai 4.150 del 2020.

Un dato, questo, strettamente collegato alle dinamiche demografiche che, a partire dai primi anni 2000, hanno segnato una progressiva caduta della natalità.

Resta prevalente tra i diplomati la quota dei liceali, che rappresenta il 50,4% del totale (con un balzo rispetto al 44,2% dell’anno precedente). Complessivamente stabile la quota dei diplomati negli indirizzi tecnici, che “pesano” per il 35,5% sul totale diplomati (in flessione di 0,5 punti rispetto all’anno precedente), con una prevalenza dell’indirizzo amministrativo, il cui peso negli ultimi tre anni si aggira intorno al 10%

Scende sensibilmente (dal 20,0% al 14,1%) il numero complessivo dei diplomati negli Istituti professionali: fra i diversi indirizzi rimane prevalente l’«enogastronomico, alberghiero» con il 6,6% (sempre sul totale dei diplomati nell’ultimo triennio), seguito da quello «socio-sanitario» al 4,2%.

I diplomati nel lecchese

Anche in provincia di Lecco si osserva, un trend in leggera flessione: al termine dell’anno scolastico 2021/22 il numero dei diplomati nelle scuole superiori di poco inferiore a 2.500 unità, con una flessione dell’1% rispetto all’anno precedente; il tasso di conseguimento del diploma è salito marginalmente, passando dal 74,0% al 74,2%.

Un dato che ribadisce l’alta propensione del segmento giovanile a portare a termine il percorso formativo nella scuola superiore. Fra i diplomati, il flusso dei liceali si conferma quello più consistente: nel 2022 rappresenta il 51,2% del totale, significativamente superiore al corrispondente flusso dei diplomati negli Istituti tecnici (34,8%) e in quelli professionali (14,0%). Per i diplomati liceali si registra un recupero di 0,7 punti nell’ultimo anno (era pari al 50,5%). L’insieme dei diplomati negli Istituti tecnici non registra variazioni significative, passando dal 35% al 34,8% del totale.

Negli Istituti professionali, l’indirizzo  socio-sanitario  registra il flusso in uscita più consistente (5,9% del totale); è seguito dall’indirizzo “enogastronomicoalberghiero” con il 5,4% di tutti i diplomati.

L’università

Circa due terzi dei diplomati residenti nelle due province lariane dopo il conseguimento della maturità si indirizzano verso un percorso universitario: l’ultimo dato disponibile – relativo all’anno accademico 2021/2022 – evidenzia un livello di passaggio all’università pari al 69,4% per Lecco e al 65,5% per Como (in calo rispetto all’anno precedente).

Sia a Como che a Lecco la scelta dei percorsi universitari si orienta principalmente verso le discipline dell’indirizzo economico (15,7% a Como e 14,2% a Lecco nell’a.a. 2021/2022), quelle del gruppo ingegneria industriale e dell’informazione (10,4% a Como e 15,2% a Lecco) e quelle del gruppo scientifico (12,6% a Como e 11,8% a Lecco).

Di rilievo la quota di neo-diplomati che sceglie corsi di laurea del gruppo politico-sociale e comunicazione (9,7% a Como e 10,5% a Lecco); sono invece compresi tra il 7 e il 9% – sia a Como che a Lecco – gli immatricolati del gruppo medico sanitario e farmaceutico, in quello linguistico e in quello giuridico. Di minor rilevanza le immatricolazioni avvenute in altri indirizzi (tutte al di sotto del 5% del totale nell’ultimo anno accademico considerato).

In dettaglio, in quest’ultimo anno, si registrano oltre 8.600 iscritti residenti a Lecco e più di 13.600 residenti a Como. Con riferimento al genere degli iscritti prevale sempre la componente femminile (57,5% a Lecco e 57,1% a Como). Nel 2021/22, rispetto all’anno precedente, a Lecco si registra un aumento del numero degli iscritti (+2,3%); stessa dinamica, anche se di entità inferiore, per la provincia di Como, dove l’incremento degli iscritti si attesta allo 0,7%.