Como

Malori alla mostra “Real Bodies”, sui 65 visitatori il 4,6% è comasco

Caterina Franci 29 Ottobre 2016

Como

real-bodies-mostra-milano-foto-sito-2016COMO – È risultato di Como il 4,6 % dei 65 visitatori colti da malori durante il primo mese di apertura della mostra internazionale di anatomia “Real Bodies, scopri il corpo umano” ospitata fino al 29 gennaio 2017 dalla sede espositiva di via Ventura 15 a Lambrate.

A star male con capogiri o nausea 3 residenti nella città lariana e dintorni, alla vista dei 40 cadaveri umani e degli oltre 300 organi conservati attraverso il procedimento della polimerizzazione che sostituisce i fluidi con polimeri cristallizzando forma e dimensioni anatomica dei corpi.

Un’incidenza di svenimenti nella norma, addirittura inferiore a quella registrata nella precedente edizione di Lisbona che arrivò a totalizzare 220.000 ingressi in 5 mesi di apertura. Un’evenienza comunque non sottovalutata dalla direzione della mostra (www.realbodies.it ), che fa capo alla società Venice Exhibition di Venezia, tanto che ha già predisposto una zona infermeria per far riprendere i visitatori colti da malore, ed ora sta valutando persino se dotare di defibrillatore la sede della mostra. “Per fortuna nessun caso preoccupante che abbia richiesto l’allerta del 118” commenta il patron e promoter mondiale della mostra, Mauro Rigoni “tutti i visitatori di Como svenuti sono stati seguiti dal nostro personale finché non si sono ripresi”.

“Un episodio particolare che è rimasto impresso al nostro personale” racconta Rigoni “è stato quello di una signora quarantenne di Como arrivata in mostra con il marito. La donna ha perso i sensi nella sezione della mostra dedicata all’apparato riproduttivo maschile e femminile di fronte al plastinato della donna incinta morta con ancora il bimbo in grembo. A soccorrerla, oltre al personale della mostra, anche alcuni altri visitatori di una comitiva che era in mostra in quel momento che hanno aiutato il marito a sorreggerla nell’immediato”.

“Una volta ripresasi nella sala infermeria della mostra dalla forte emozione che le aveva provocato il mancamento” racconta Rigoni “la signora comasca assistita dal marito ha raccontato alla nostra guida specializzata in anatomia che anche lei finalmente si trovava in gravidanza dopo numerosi tentativi di concepire finiti alcuni in aborto. A commuoverla profondamente per immedesimazione la donna plastinata incinta che era morta prima di riuscire a partorire sebbene apparisse più giovane di lei. La guida rimase molto colpita da quella testimonianza”.

“Real Bodies è adatta a tutti, senza distinzione, e mostra senza filtri la realtà del corpo umano con esclusive finalità di divulgazione scolastica e scientifica, senza spettacolarizzazioni della morte” precisa il dottor Antonello Cirnelli, medico legale curatore scientifico dei contenuti di Real Bodies “le zone più d’impatto della mostra sono debitamente segnalate e i malori, statisticamente nella norma, possono essere ricondotti a particolare sensibilità e situazioni soggettive dei visitatori svenuti”. “Tanto più” conclude l’anatomopatologo perito della procura veneziana “che all’interno della sede espositiva tutti possono vivere un’esperienza culturale intensa certo, con contenuti straordinari offerti alla vista per la prima volta, ma senza preoccupazioni di sorta, in quanto è stata predisposta fin dall’apertura un’area di sicurezza sanitaria con la presenza costante di personale preparato e pronto ad intervenire in ogni momento”.