Como

La protesta dei Tir, sabato prossimo in corteo da Lecco a Como

Lorenzo Colombo 12 Marzo 2017

Como

 

LECCO / COMO  – I “bisonti” della strada si preparano alla protesta: è stata confermata per sabato prossimo, 18 marzo, la giornata di mobilitazione nazionale decisa da Unatras, in rappresentanza degli autotrasportatori.

Quel giorno un corteo di tir da Lecco e, proseguendo in corteo, raggiungerà la città di Como, dove si posizioneranno davanti alla Motorizzazione Civile in segno di protesta e dissenso per la chiusura degli uffici del Dipartimento anche nella città di Lecco.

Le rappresentanze associative dell’autotrasporto della FAI e dell’Artigianato sono state ricevute, nei giorni scorsi dal Prefetto di Lecco al quale hanno documentato le problematiche cui il settore versa.

“Le questioni ancora insolute sono numerose – spiega l’associazione di categoria – dalla determinazione mensile dei costi indicativi di esercizio dei servizi di trasporto, con sanzioni per chi non rispetta i tempi di pagamento nei servizi effettuati, all’assunzione di iniziative che garantiscano il nostro trasporto dalla concorrenza sleale estera, con fenomeni ben conosciuti di esterovestizione e i mancati riscontri su temi centrali per la categoria, come bel illustrati nel volantino, per i quali il Governo, e non solo il Ministero dei Trasporti, avrebbero dovuto impegnarsi per una loro soluzione concreta”.

Particolarmente è stata rappresentata la difficoltà quotidiana che la categoria riscontra verso gli Uffici Pubblici, quali la Motorizzazione Civile e l’amministrazione Provinciale, “nel ritardo – spiegano – del rilascio di provvedimenti che ostacolano la normale attività delle aziende con forti ripercussioni sulle attività economiche, non solo proprie del settore”.

In settimana le associazioni stabiliranno anche ulteriori modalità di protesta con presidi davanti agli uffici della Provincia di Lecco, per il mancato rilascio delle autorizzazioni ai trasporti eccezionali “dovuto unicamente per togliersi responsabilità – sottolineano gli autotrasportatori – e non certo per garantire la sicurezza nella transitabilità di strade, ponti e viadotti; si presidierà anche davanti agli uffici della Prefettura, quale organo di Governo, al quale sono state rivolte le doglianze territoriali e nazionali”.