L’intervento della Polizia alle 5 del mattino in Via Milano, i ragazzi erano già noti alle forze dell’ordine
COMO – È finita con una denuncia per ubriachezza molesta la notte brava di due giovani comaschi, di 20 e 16 anni, fermati dalla Polizia di Stato nelle prime ore del mattino in via Milano, a Como. I due, già noti alle forze dell’ordine, sono stati sorpresi mentre lanciavano bottiglie di vetro verso un appartamento e, poco dopo, rintracciati in un’altra piazza mentre disturbavano la quiete pubblica in evidente stato di alterazione da alcol.
L’intervento è scattato intorno alle 5:00, su segnalazione giunta alla Sala Operativa della Questura. Sul posto è giunta una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che ha raccolto le testimonianze e ricostruito quanto accaduto poco prima. I due ragazzi si erano già allontanati, ma sono stati presto rintracciati dagli agenti in un’altra zona del centro cittadino.
Non è bastato l’invito alla calma: i due, in stato confusionale e ostili alla collaborazione, sono stati accompagnati in Questura per ulteriori accertamenti. Durante il tragitto e una volta negli uffici, il comportamento è rimasto agitato, con il minore che ha addirittura iniziato a procurarsi da solo graffi ed escoriazioni. Gli agenti hanno immediatamente provveduto ad assicurargli le cure mediche del caso.
I controlli hanno fatto emergere un quadro preoccupante: il 16enne risulta gravato da numerosi precedenti di polizia, mentre il 20enne, di origine nordafricana ma con cittadinanza italiana, è risultato destinatario di un DASPO urbano emesso appena dieci giorni fa dalla Divisione Anticrimine della Questura di Como. Il provvedimento, della durata di due anni, gli vieta di frequentare e stazionare nei pressi dei luoghi di intrattenimento del centro cittadino, divieto che è stato evidentemente disatteso.
Entrambi i giovani sono stati denunciati per ubriachezza molesta. Per il 20enne, però, si apre ora un altro fronte: la Divisione Anticrimine sta valutando le conseguenze della violazione del D.A.C.U.R. (Divieto di Accesso alle aree Urbane), che potrebbe aggravare la sua posizione.