
COMO – Sempre di corde alla fine si è trattato. Questa volta tuttavia, protagoniste non sono state quelle delle racchette ma quelle di chitarra e violino.
Si è svolta ieri sera (lunedì) l’attesa esibizione del cantautore comasco Davide Van De Sfroos, ospite d’onore del Challenger di Como su un palco appositamente allestito nel pomeriggio finiti i match del campo centrale.
Una serata diversa, molto intima, in cui De Sfroos – accompagnato dal violinista Angapiemage Galiano Persico – ha raccontato al suo pubblico storie di lago e di vita. Aneddoti che hanno ripercorso le sensazioni e le visioni che hanno poi portato alla nascita delle canzoni.
Un concerto del tutto insolito e particolare, molto apprezzato dal pubblico che è stato il primo a chiedere aneddoti in più “strappandoli” alla musica. De Sfroos ha anche fatto un inevitabile riferimento al tennis, sport che ha amato e che ama (“Ho seguito più questo sport di molti altri”).
“Siamo scesi in campo questa sera con strumenti essenziali e semplici, chitarra e violino, che hanno anche la forma della racchetta – ha poi proseguito il cantante – Ma quale è la cosa più importante per il tennista? Il campo? La rete? La racchetta? La palla? No… è l’avversario. Senza di quello la partita non c’è. Io ho provato a palleggiare da solo contro il muro ed è inutile. Anche quando hai a che fare con la canzone la cosa più importante è l’avversario, che a volte è il tempo, a volte la paura. La partita canzone deve combattere contro un avversario necessario. E allora questa sera sarà interessante palleggiare con le canzoni, raccontando per una volta come sono nate”.
Un’idea che, a giudicare dal gradimento del pubblico accorso sulle tribune di Villa Olmo, ha avuto successo.
Ma oggi è già tempo di tornare alle corde delle racchette. Perché in campo scenderanno tutti i big dell’edizione 2016 del Challenger Atp “Città di Como”.