Canzo, Eupilio, Longone al Segrino

Rifiuti nel Parco del Segrino, donna inglese li raccoglie e lancia una petizione on line

viviana 5 Luglio 2021

Ambiente, Canzo, Eupilio, Longone al Segrino

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ERBESE  – Ogni mattina Zane Teresa Rappa porta il suo cane a spasso nel Parco del Segrino e, nell’ammirare le bellezze della natura, trova innumerevoli rifiuti abbandonati qua e là tra i sentieri e la vegetazione. La giovane donna inglese, che ora vive nell’erbese insieme al marito Mauro Rappa, non ci pensa due volte e comincia a raccogliere le bottiglie di plastica che trova sul suo cammino.

“E’ importante rimuovere i rifiuti a terra – racconta Zane Teresa a Erba Notizie – perché potrebbero cadere nell’acqua del lago  e a quel punto sarebbe impossibile recuperarli”.

 

Una bottiglia di plastica, infatti, impiega circa 450 anni per decomporsi in frammenti spesso scambiati per cibo dagli animali, quasi 200 ne servono per una lattina e 4-5 anni per un mozzicone di sigaretta. Oggetti dannosi per l’ambiente, per la fauna e per l’uomo.

Il Parco locale del Segrino è anche una riserva di pesca, dettaglio non trascurabile perché ciò che è presente nelle acque potrebbe arrivare sulle nostre tavole.

 

Lo sa bene Zane Teresa che, unendo la necessità di portare il cane a fare una passeggiata con la sua missione ecologica, ha pulito grande spazio di verde pubblico. Il 26 giugno scorso è stato l’ultimo giorno della raccolta dei rifiuti, durante la quale la signora Rappa non ha trovato soltanto plastica e cartacce, ma anche un mazzo di chiavi e una bicicletta legata ad un albero.

“Ho comprato una pinza per prendere i rifiuti in sicurezza – continua il suo racconto Zane Teresa Rappa – e ho percorso tutto il parco del Segrino portando a spasso il cane due ore al mattino. Se ognuno spendesse un poco del proprio tempo per raccogliere i rifiuti, sarebbe tutto sempre pulito.”

 

Oltre ad aver raccontato la sua impresa ecologica sui social, Zane Teresa insieme al marito Mauro, ha cercato di coinvolgere il consorzio della Comunità montana del Triangolo Lariano che gestisce il Parco del Segrino e i comuni ricadenti nell’area: Longone al Segrino, Canzo e Eupilio. Da quest’ultimo è stato aperto uno spiraglio per un dialogo su come investire sul territorio per evitare che vengano abbandonati e dispersi nella natura rifiuti di vario genere.

 

In circa 5 km, infatti, ci sono soltanto 4 cestini a disposizione, probabilmente troppo pochi per contenere i rifiuti di coloro che frequentano il PLIS del Segrino. E’ nata così l’idea di lanciare una petizione on line per far installare più cestini lungo il Parco.

“Il Parco Lago Segrino accoglie migliaia di visitatori, il sito ufficiale parla di centomila presenze annuali, ma non è adeguatamente attrezzato per evitare il degrado – si legge nella pagina della petizione –  Senza adeguate misure lo sporco riapparirà inesorabilmente. Lungo tutte le sue strade si possono contare sulla dita di una mano i cestini per i rifiuti presenti. Per quasi due chilometri non ve ne sono sul lato della statale”.

Alla petizione possono partecipare tutti, esattamente come di tutti è l’ambiente naturale del Parco del Segrino, il cui lago è conosciuto come uno dei laghi meno inquinati d’Europa per i suoi affluenti sotterranei.