Ponte Lambro

“Volpe”: in libreria il romanzo d’esordio della giovane pontelambrese Alice D’Arrigo

Caterina Franci 1 Giugno 2018

Attualità, Ponte Lambro

Alice D’Arrigo

PONTE LAMBRO – “Volpe non appartiene al gruppo dei cosiddetti VIP della scuola. È un’emarginata, un’asociale. Una che nessuno capisce. Markus invece è il capo di quel gruppo. È bello, sportivo, ambito, è il ragazzo più popolare della scuola. Volpe e Markus non hanno nulla in comune. O forse sì…”.

Inizia così la descrizione di Volpe, il primo libro della giovanissima Alice D’Arrigo. Un esordio fresco fresco per la 23enne pontelambrese, studentessa di Lingue e Letterature Straniere (triennale già in tasca, magistrale appena iniziata): Volpe, edito da Baldini e Castoldi, è in libreria da ieri, 31 maggio.

Il libro, come ci racconta Alice, nasce dall’esperienza scolastica, iniziato a soli 16 anni e concluso nel giro di pochi mesi. Eppure, nonostante la giovinezza della sua autrice, la storia di “Volpe” è carica di insegnamenti. Emergono pagina dopo pagina, attraverso gli occhi e i pensieri della sua protagonista, Jennifer Black, detta ‘Volpe’ per il colore ramato dei suoi capelli, ma anche per il carattere schivo, furbo e curioso che la contraddistingue rendendola un’asociale spesso esclusa dai suoi coetanei.

Appassionata di lettura e scrittura sin da piccola Alice si è raccontata in questa breve intervista, che riportiamo di seguito.

Da dove nasce la tua passione per la scrittura?
Se devo essere sincera è innata. Mi è sempre piaciuto scrivere, sin dalle elementari, e ricordo che la mia maestra di allora mi spronava molto a continuare. Infatti il libro è dedicato a lei. Però la mia famiglia mi è sempre stata vicinissima, mi ha incoraggiato e sostenuto, a loro va l’altro grandissimo ringraziamento.

Quando è nata l’idea di scrivere un libro?
Ho sempre scritto storie, per lo più fantasy, che è un genere che amo molto. Alle medie avevo letto un libro, Veleno d’inchiostro di Cornelia Funke, ma il finale non mi aveva soddisfatto così avevo deciso di provare a riscriverlo. Mentre scrivevo però ho pensato ‘perchè non provare a scrivere una storia nuova mia?’ così ho iniziato a produrre diversi testi.

E ‘Volpe’ da dove arriva?
Ero in tra la terza e la quarta liceo, ho frequentato il Porta a Erba, indirizzo Linguistico. La storia di Volpe nasce così, da alcune esperienze scolastiche. Non è un libro autobiografico però, ci tengo a sottolinearlo.

C’è qualche scrittore a cui ti sei ispirata?
Io sono una fan del Fantasy, tra le mie letture preferite c’è la saga di Harry Potter. Direi che sono stati i libri di J.K. Rowling a ispirarmi, anche come modo di scrittura. Certo ‘Volpe’ è lontanissimo dal Fantasy a livello di contenuti, ma per la forma mi sono molto ispirata a Harry Potter.

E’ stato lungo scrivere questa storia?
No, per niente. In pochi mesi l’avevo finita. L’ho poi pubblicata sul sito Wattpad, una piattaforma molto utilizzata da giovani aspiranti scrittori o anche da chi vuole leggere racconti scritti da coetanei. I lettori hanno subito apprezzato, spingendomi a mandare il testo di Volpe e altri che avevo scritto alle case editrici per la pubblicazione.

Questo avrà richiesto tanto tempo e tanta pazienza
Decisamente. Dopo diversi tentativi la casa editrice milanese Baldini e Castoldi mi ha risposto, accettando ‘Volpe’. Ho firmato il contratto nel luglio 2016, poi però a causa di alcuni problemi all’interno della casa editrice il libro non è uscito. Ad un certo punto ho temuto non venisse più pubblicato ma alla fine la nuova responsabile editoriale della narrativa, Chiara Moscardelli, ha preso in mano la bozza, ne è rimasta colpita e mi ha contattata. Il libro è così andato in stampa, da ieri è in tutte le librerie.

“Volpe”, il romanzo di Alice D’Arrigo, in libreria dal 31 maggio 2018

 

Eri emozionata?
Molto. Oltre ad essere il mio primo libro ad essere pubblicato è anche il primo della nuova collana della casa editrice, + Più, dedicata ai giovani e agli adolescenti.

Che messaggio volevi trasmettere con ‘Volpe’? 
Ho dedicato il libro ‘a chi cerca un modo per far sentire la propria voce’, la morale è questa: ognuno può trovare la propria strada, il proprio modo per esprimere se stesso e anche se a volte il cammino è difficile. Con impegno e coraggio si può arrivare a un risultato.

Qualche idea per un nuovo libro?
La casa editrice mi ha chiesto di aprire il finale di ‘Volpe’ e di pensare ad un sequel. Sto lavorando a questo! E nel contempo continuo a scrivere altre storie. Mi piacerebbe diventare una scrittrice vera e propria, cioè, vivere di questo, e anche la traduttrice in casa editrice, dall’inglese. Vediamo!