Valbrona

Valbrona. Progetti umanitari per l’Ucraina, “200 tonnellate di beni raccolti”

Malaika Sanguanini 9 Aprile 2022

Attualità, Valbrona

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VALBRONA – Ringraziare tutti i cittadini di Valbrona che hanno dimostrato grande generosità verso il popolo ucraino e presentare le iniziative di aiuto presenti e futuri: questo lo scopo della serata di presentazione dei progetti umanitari, tenutasi ieri sera, venerdì, a Valbrona presso il Bar Isola, promossa dal gruppo Alpini del paese in collaborazione con il gruppo Non lasciamoli soli e con l’associazione Cassago chiama Chernobyl.

Presenti all’incontro, per esplicare quanto fatto finora per aiutare la popolazione colpita dalla guerra, Armando Crippa, presidente dell’associazione Cassago chiama Chernobyl e Milena Panzeri, volontaria della medesima associazione.

Armando Crippa e Milena Panzeri

“Voglio ringraziare il Gruppo Alpini di Valbrona e Raffaella Carelli per il grande lavoro che hanno svolto in quest’ultimo periodo – afferma Milena Panzeri –  la generosità che è stata dimostrata dalla popolazione valbronese è stata tantissima. Abbiamo raccolto quasi 200 tonnellate tra cibo e medicinali e la maggior parte dei beni è già partita verso l’Ucraina”.

I ringraziamenti arrivano anche dal presidente dell’associazione Armando Crippa, che afferma: “Non ci aspettavamo una così grande generosità, sono anni che noi di Cassago chiama Chernobyl aiutiamo e facciamo sentire la nostra vicinanza al popolo ucraino e, grazie al nostro aiuto, nel corso di questi anni, circa 2800 bambini ucraini sono stati accolti dalle famiglie della Brianza. Abbiamo contribuito a creare scuole, ospedali e orfanotrofi e abbiamo partecipato a bandi promossi da Regione Lombardia, attraverso i quali siamo riusciti ad ottenere attrezzatura come tavoli operatori e letti di degenza”.

“Nelle strade dell’Ucraina girano le nostre ambulanze – prosegue Crippa–  le quali adesso sono impegnate per soccorrere i feriti della guerra. Abbiamo consegnato generatori di corrente agli ospedali, in questi giorni ne sono partiti altri due. Con le nostre iniziative siamo riusciti a fare tanto per questo paese e sicuramente faremo ancora molto”.

“Al momento stiamo lavorando per ripristinare il nostro progetto ospedaliero Materno Infantile nella città di Chernigov, all’interno del quale forniamo apparecchi e strumenti tecnologici. Quasi tutti gli ospedali sono stati abbattuti e, alla fine della guerra, le persone avranno bisogno di cure” conclude Milena Panzeri.