Valbrona

Valbrona. Omaggio a Marco Anghileri: serata all’insegna dell’alpinismo e dei sogni

Lorenzo Colombo 17 Giugno 2023

Attualità, Valbrona

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Grande partecipazione alla serata organizzata dalla Sportiva Valbronese

Presentato il libro “Marco Anghileri. Quando i sogni sono vita” di Andrea Gaddi con la partecipazione di Alessandro Gogna

VALBRONA – Serata all’insegna dell’alpinismo nel ricordo di un grande del mondo verticale, Marco “Butch” Anghileri quella che si è svolta ieri sera alla tensostruttura di Valbrona, che ha visto alla regia la Sportiva Valbronese, impeccabile nell’organizzazione.

Al centro della serata la figura del Butch, raccontata nel libro “Marco Anghileri. Quando i sogni sono vita” di Andrea Gaddi che ha dialogato con Alessandro Gogna alpinista, guida alpina e storico dell’alpinismo, moderati dalla giornalista Giulia Bario.

Giulia Bario, Andrea Gaddi, Alessandro Gogna 2023
Da sinistra Giulia Bario, Andrea Gaddi e Alessandro Gogna

Ci sono persone che nella vita lasciano ricordi, tracce, segni indelebili che rimangono per sempre e Marco Anghileri è stata una di queste”, ha esordito Gaddi riavvolgendo il nastro della vita di Marco, da quando ha fatto il suo esordio in parete all’età di 10 anni con papà Aldo e il fratello Giorgio al Torrione Fiorelli in Grignetta, “ma una scarica di sassi udita nelle vicinanze – ha proseguito Gaddi – lo ha intimorito a tal punto da fargli preferire il calcio (faceva il portiere) all’arrampicata”.

Solo più tardi, all’età di 16 anni, torna a mettere mani e piedi sulla roccia, spinto dall’entusiasmo del fratello Giorgio che esprimeva al rientro di ogni uscita in montagna.

Marco inzia così a riprendere confidenza col mondo verticale e ad intrapredenre quella che più avanti ribattezza la “Scala dei Sogni”. “Sogni – ha puntualizzato Gogna – che sono fondamentali nella vita di ognuno di noi. Non voglio spingermi a dire che una vita senza sogni non è degna di essere vissuta, ma i sogni sono importanti e Butch lo aveva capito benissimo. Anzi, si può dire che attraverso il suo sorriso trasmetteva in modo evidente il suo essere sognatore”.

Serata Marco Anghileri Sportiva Valbrona
Il pubblico presente

Personaggio carismatico, sempre sorridente, mai iroso nemmeno nelle giornate più storte, come ha ben sottolineato lo scrittore Gaddi, Marco ha intrapreso una lunga carriera alpinistica che via via lo ha visto protagonista di imprese uniche, tanto che lo stesso Gogna, ieri sera, lo ha definito uno dei “geni” dell’alpinismo. Prerogativa di Marco è stata quella delle scalete invernali in solitaria, dove al puro talento e all’altissima preparazione fisica è richiesta una preparazione mentale fuori dall’ordinario.

Sfide solitarie ma ancor prima sogni solitari “per i quali è difficile parlarte di egoismo – ha dichiarato Gogna – anche laddove accade una disgrazia e piovono critiche sull’incapacità di essere generosi verso i propri cari. Sono opinioni che non condivido – ha puntualizzato – in quanto ritengo che difronte alla realizzazione di sogni così grandi, parole come egoismo e altruismo perdono di significato, perchè chi li sta realizzando è immerso in quella che definisco la dimensione più bella dell’essere umano e dell’umanità intesa, appunto, come essere uomo”.

E cosi, in quel mondo verticale che non ha mai percepito come ostile, Butch si immerge anima e corpo e nel corso degli anni e inanella ripetizioni e prime solitarie invernali, tra le principali ricordiamo: la 1° ripetizione e invernale della “Stenico” alla Cima Su Alto (VI+ A4) in 5 giorni nel 1992;  la 1° ripetizione solitaria della “Via Oppio” al Sasso Cavallo (VI A2) in 2 ore nel 1992; la ripetizione in solitaria dello “Spigolo Nord” dell’Agner in 3 ore e trenta nel 1993, la 1° ripetizione invernale solitaria della “Aste” in Civetta (VI A1) in 4 giorni. A queste si aggiungo tra il ’95 e il ’96 le prime ripetizioni invernali di tre vie alle Pale di San Lucano: “Via Sonia”, “Via dei Finanzieri” e “Via Casarotto”, alle qualsi si aggiungono “Via Olimpo” in Marmolada e “Via Casarotto” alla Cima della Busazza in Civetta.

Sportiva Valbrona Marco Anghileri 2023

Il 30 maggio del 1997 Marco vive uno dei momenti più difficili della sua vita, a 26 anni muore in un incidente stradale il fratello Giorgio, investito mentre rientrava dal lavoro in bicicletta. Momenti difficili che Marco supera anche grazie al suo rapporto con la montagna e a il mondo verticale.

Passano tre anni da quel tragico momento e l’ingresso nel nuovo millennio Marco decide di battezzarlo confezionando un capolavoro alpinistico senza eguali, compiendo la 1° solitaria invernale della “Via Solleder” in Civetta (VI) in 5 giorni.
Non contento, sempre nel 2000, concatena la “Vinatzer/Messner” in Marmolada, la “Solleder” in Civetta e lo “Spigolo Nord” dell’Agner in sole 14 ore.

L’anno successivo è lo stesso Marco vittima di un incidente stradale dal quale ne esce con l’incubo di non poter più scalare per un serio problema ad una mano. Ma la sua caparbietà e determinazione lo portano di nuovo in auge. Ritorna in Grigna, il suo parco giochi, si diverte in Medale e riprende la salita lungo la scala dei sogni, tra i più belli quello del 2012, quando porta a termine, sempre in solitaria, la “Via dei Bellunesi” allo Spiz di Lagunaz.

Nel febbraio 2014 Marco ha inseguito il suo ultimo sogno, sul pilastro più alto della cima più alta, la via Jöri Bardill, sul Pilone Centrale del Freney (Monte Bianco) ma una fatalità gli ha impedito di ritornare tra le braccia della famiglia, degli amici e delle montagne di casa. (le foto di Anghileri nella sua ultima scalata sulla via Bardill).

Antonio Peccati e Aldo Anghileri
Antonio Peccati e Aldo Anghileri con un ritratto di Marco donato dalla Sportiva Valbronese

Un lungo applauso ha chiuso l’intensa serata, organizzata dalla Sportiva di  Valbrona che ha visto la partecipazione di oltre 100 persone, tra i presenti i famigliari di Marco, tra cui il papà Aldo, molti amici e tra questi l’imprenditore Sergio Longoni e l’attuale presidente di Confcommercio Lecco nonchè Guida Alpina Antonio Peccati “Briciola”.  A conclusione, il presidente della Sportiva Valbronese Danilo Roncareggi a nome di tutto il sodalizio, ha omaggiato i relatori e i componenti della famiglia Anghileri con alcuni “cadeau”, mentre il sindaco Luigi Vener ha ringraziato tutti per la partecipazione.

libro marco anghileri
La copertina del libro: “Marco Anghileri. Quando i sogni sono vita”